La buona convivenza tra genitori e figli, cioè tra adulti e bambini, ragazzi e adolescenti, è favorita dal fatto di adottare una comunicazione corretta all’interno della famiglia, tale da preservare il benessere psicologico di tutti i componenti della famiglia.
Si tratta di un aspetto che spesso viene, erroneamente, sottovalutato e che merita invece di essere trattato e approfondito.
Ne parliamo con gli specialisti dell’ambulatorio di Psichiatria di Humanitas Medical Care di Bergamo.
Perché è così importante la comunicazione interpersonale all’interno della famiglia?
«Quando tra i famigliari c’è una comunicazione non chiara si viene a creare un disagio che molto spesso provoca una sofferenza emotiva tra i componenti più deboli e sensibili, soprattutto tra quelli più giovani. E non si tratta, attenzione, di una semplice questione di stato d’animo: una sofferenza di questa natura, se protratta nel tempo, può provocare numerosi disturbi e in alcuni casi estremi può anche trasformarsi in una patologia. Ma non è tutto qui: una corretta comunicazione permette di esprimere in modo assertivo i propri pensieri e i propri bisogni allontanando aggressività e frustrazione, allinea la percezione delle emozioni alla espressione verbale e permette di confrontarsi con gli altri in modo costruttivo e utile per la relazione».
Che cosa significa adottare una corretta comunicazione all’interno della famiglia?
«Bisogna partire dal presupposto che i giovani imparano a esprimere i propri bisogni proprio all’interno della famiglia. È importante dunque, da questo punto di vista che in quel contesto sappiano essere ascoltati e capiti nelle loro parti più profonde. Perché questo accada, è necessario che gli adulti capiscano che nulla deve essere dato per scontato e che imparino a questo fine a liberarsi dai preconcetti e a porre domande ai giovani, così da comprenderne le emozioni più profonde. È proprio attraverso la possibilità di esprimere appieno queste loro emozioni che si viene a creare quella relazione famigliare di fiducia e di crescita che è fondamentale per la formazione di bambini, ragazzi e adolescenti».
Ci sono delle regole che devono essere rispettate nei rapporti comunicativi in famiglia?
«Prima di tutto, è fondamentale stare molto attenti al modo in cui si dicono le cose. È una questione di come ci si pone: l’idea che in una relazione famigliare ci debba essere sempre e comunque chi vince e chi perde, durante le interazioni adulto-giovane, produce di per sé una grave complicazione, perché quando questo si verifica la vita famigliare si trasforma in una battaglia. Niente di più sbagliato: la relazione tra genitori e figli deve essere finalizzata alla mediazione, che si ottiene quando ci si impegna a capire i bisogni degli altri, riconoscerli e mediarli con i propri, così che possa essere raggiunta una soddisfazione comune».
Poter esprimere le proprie emozioni. I giovani hanno molte occasioni per poterlo fare anche al di fuori della famiglia, perché resta così importante poterlo fare soprattutto nel contesto casalingo?
«Perché anche se oggi le occasioni per potersi raccontare sembrano infinite, molto spesso non è davvero così. Questo momento storico è caratterizzato da una comunicazione che, soprattutto tra i giovani, avviene in particolare a livello dei social, strumenti che se da una parte permettono di “contattare” un numero elevato di persone, dall’altra favoriscono un impoverimento della capacità di esprimere i propri vissuti emotivi. Nei rapporti instaurati attraverso internet è molto più facile si venga a creare un forte distanziamento tra il sentire interiore e il descrivere se stessi. Per questo è fondamentale che la famiglia torni a essere palestra di gestione delle emozioni e insegnamento delle espressioni di sé».
Come capire se la comunicazione adottata nella propria famiglia è corretta oppure se ha bisogno di essere in qualche modo modificata?
«Non sempre gli adulti sono preparati ad affrontare situazioni di questo genere. Per questo in Humanitas Medical Care di Bergamo abbiamo pensato di organizzare un ciclo di incontri in cui siano forniti consigli su come impostare la comunicazione all’interno dei nuclei famigliari. Il prossimo incontro “Come parlare in famiglia? Una comunicazione efficace genitori-figli”, aperto a genitori, figli, famigliari, caregivers, educatori e insegnanti è in programma per giovedì 23 febbraio alle 18, nella nostra sede di via Camozzi 10, un nuovo incontro del ciclo L’iscrizione è obbligatoria. Con questi incontri, il nostro Centro vuole porsi come punto di riferimento per la prevenzione, il benessere e la salute delle famiglie, offrendo strumenti utili a gestire le relazioni in modo soddisfacente, ad aumentare la consapevolezza dei propri vissuti e ad affinare l’uso delle parole per creare benessere personale e sostenere la crescita individuale».
Iscriviti all’incontro Come parlare in famiglia? Una comunicazione efficace genitori-figliche si terrà giovedì 23 febbraio alle ore 18 presso Humanitas Medical Care in via Camozzi 10 a Bergamo.
Iscriviti all’incontroSedi
-
12.000.000 Visite
-
1.000.000 pazienti
-
7.300 professionisti
-
190.000 ricoveri
-
12.000 medici