Noduli sottocutanei, cisti, lipomi. La presenza di una tumefazione (visibile e/o palpabile) sulla cute o sotto la pelle può creare preoccupazione, ma non bisogna allarmarsi. La scelta migliore è farsi vedere subito da uno specialista per eliminare ogni dubbio e capire come muoversi. Generalmente, in questi casi, viene prescritta un’ecografia di cute, sottocute e dei tessuti molli. Ma di cosa si tratta esattamente?
Ne abbiamo parlato con il dott. Nicola Emanuele Bono, specialista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Bresso.
Che cos’è l’ecografia di cute e sottocute?
È un esame diagnostico non invasivo e a basso costo che utilizza ultrasuoni, onde sonore ad alta frequenza che consentono di “vedere” e studiare le lesioni di pelle e tessuti sottostanti.
A che cosa serve un’ecografia di cute e sottocute?
Principalmente a localizzare una lesione nel contesto anatomico, valutarne le dimensioni ed i rapporti con le strutture locali ma soprattutto la cosiddetta “ecostruttura”, ovvero la sua consistenza, ad esempio se solida o cistica. Tutto ciò, unitamente alla valutazione clinico-anamnestica del paziente, consente l’identificazione di tumefazioni quali lipomi, cisti da inclusione, un ascesso/ematoma o per esempio agevola la diagnosi differenziale tra un pacchetto linfonodale reattivo o un’ernia inguinale.
Cosa sono le tumefazioni delle parti molli?
Sono solitamente tumefazioni clinicamente evidenti o quanto meno palpabili di pertinenza cutanea o sottocutanea, talvolta congenite, a lento accrescimento o spesso di natura acquisita per svariate cause, come traumi, infiammazioni acute o croniche, problematiche dermatologiche, di rado localizzazioni metastatiche.
Cosa si valuta con l’ecografia di cute e sottocute?
Vari aspetti di un’alterazione focale quali margini, morfologia ed eventuale grado di invasività nei confronti di strutture molli circostanti.
Apparecchiature ecografiche di ultima generazione consentono uno studio accurato, per esempio della vascolarizzazione mediante “color-doppler” o delle caratteristiche intrinseche di una lesione, tipo elasticità o durezza mediante “elastosonografia”.
L’integrazione di queste informazioni consente molto spesso di formulare una diagnosi o un orientamento verso una lesione benigna o maligna condizionando pertanto l’iter diagnostico-terapeutico successivo, quale ad esempio un approfondimento mediante Risonanza Magnetica, un agoaspirato o una biopsia.
Come si svolge l’ecografia di cute e sottocute?
Il paziente viene fatto accomodare nello studio e dopo un breve colloquio viene valutato nella posizione che consente il miglior approccio ecografico della parte anatomica interessata, di solito in posizione supina o seduti.
Dopo aver applicato una piccola quantità di gel sulla superficie cutanea, si appoggia e si muove una sonda collegata all’apparecchiatura ecografica la quale, attraverso movimenti di rotazione ed inclinazione, produce immagini di sezioni anatomiche delle strutture esaminate. È una procedura semplice, non invasiva, priva di controindicazioni e che non comporta rischi per il Paziente.
Quanto dura l’ecografia di cute e sottocute?
L’esame dura mediamente di 10-15 minuti.
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