Che cos’è la risonanza magnetica pelvi?
La risonanza magnetica pelvica è una tecnica diagnostica che fornisce immagini dettagliate del corpo umano utilizzando campi magnetici e onde radio, senza esporre il paziente a nessun tipo di radiazioni ionizzanti, permettendo di studiare le strutture e agli organi del bacino (vescica, ovaie, utero, prostata).
A cosa serve la risonanza magnetica pelvi?
Generalmente questo esame viene prescritto come accertamento per diagnosticare patologie rilevate da altri esami come la TAC – nel caso di un sospetto di natura tumorale, o la radiografia.
Fanno eccezione alcune malattie che vengono direttamente studiate con la risonanza magnetica, come ad esempio l’endometriosi, i miomi uterini e della prostata.
Come si svolge la risonanza magnetica pelvi?
Il paziente viene fatto distendere sul lettino della risonanza in posizione supina, e dovrà cercare di rimanere quanto più immobile possibile per non compromettere l’acquisizione delle immagini. Ad esclusione di casi specifici, la risonanza magnetica pelvica richiede la somministrazione del mezzo di contrasto.
Esistono norme di preparazione per la risonanza magnetica pelvi?
Nel caso di somministrazione del mezzo di contrasto, al paziente viene chiesto di digiunare dalle 4 ore precedenti l’esame. Le altre norme di preparazione, uguali per tutti i pazienti, stabiliscono di presentare l’impegnativa medica, l’esito degli esami ematochimici (Creatinina), il questionario della risonanza compilato, e di portare referti radiologici precedenti, se in proprio possesso; la presentazione della documentazione clinica pregressa può infatti essere fondamentale per fornire allo specialista tutte le informazioni necessarie.
Non è richiesta la sospensione dei farmaci.
Quanto dura la risonanza magnetica pelvi?
La durata della risonanza è di circa 30-40 minuti. Sulla durata incide anche la collaborazione del paziente durante l’acquisizione delle immagini.