Molte neomamme, dopo la nascita del loro bambino, soffrono di un dolore al polso, causato dalle posizioni assunte per tenere in braccio o prendersi cura del bambino. Questa condizione, nota come Malattia di De Quervain, può essere invalidante e causare un dolore che impedisce di compiere anche le più semplici attività, come prendere in braccio il proprio piccolo, cambiare il pannolino o nutrire il bebè.
Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Laura Frontero, chirurgo della mano presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Milano Murat.
Quali sono le cause della malattia di De Quervain?
La malattia di De Quervain, definita anche ”la malattia delle mamme e delle nonne”, prende il nome dal chirurgo svizzero che la descrisse per la prima volta ed è causata dall’infiammazione dei tendini abduttore lungo ed estensore breve, i due tendini che si usano per aprire al massimo il pollice, tipicamente nel movimento che si fa per sollevare un bambino piccolo. Al ripetersi quotidiano di questo movimento i tendini si possono infiammare e provocare dolore. Purtroppo talvolta questa patologia colpisce anche lavoratori manuali che, a causa di un particolare tipo di lavoro ripetuto, vanno a sovraccaricare proprio quei tendini.
Quali sono i sintomi della malattia di De Quervain?
Il sintomo principale è un dolore intenso localizzato al polso e lungo il dorso del pollice che peggiora con movimenti quotidiani come tirarsi su le calze.
Altri sintomi possono comprendere;
– Gonfiore sulla parte laterale del polso dal lato del pollice
– Difficoltà a muovere il pollice e il polso
Quando è necessario rivolgersi allo specialista?
È importante rivolgersi al medico quando il dolore persiste per settimane nonostante il riposo, l’applicazione di ghiaccio sulla zona interessata, o l’utilizzo per brevi periodi di farmaci antinfiammatori senza ottenere alcun risultato.
Una visita con il chirurgo della mano consente di inquadrare la patologia e verificare se il problema è acuto o se si è già cronicizzato.
Come viene diagnosticata la malattia di De Quervain?
La diagnosi è clinica. Basta una semplice visita, nella maggior parte dei casi senza alcun tipo di indagine diagnostica, per fare diagnosi. Tramite l’esame obiettivo e dei piccoli test eseguiti dallo specialista sarà possibile confermare la diagnosi e verificarne lo stadio. Solo in casi specifici può essere utile eseguire una ecografia per fare diagnosi differenziale con il dito a scatto e con la rizoartrosi.
Come può essere trattata la malattia di De Quervain?
Nei casi più lievi o acuti può essere sufficiente un trattamento conservativo con un tutore dedicato che, confezionato su misura del paziente da un terapista della mano e posizionato solo la notte consenta di ridurre l’infiammazione tendinea e quindi la sintomatologia riferita dalla paziente.
Quando è necessario ricorrere all’intervento chirurgico?
Nei casi più severi ormai cronicizzati si rende necessario un piccolo intervento chirurgico.
In anestesia locale, con una piccola incisione al polso, si procede ad aprire il canale dove passano i tendini infiammati, bloccando così il meccanismo che fa mantenere attiva l’infiammazione. L’intervento dura pochi minuti, dopo l’intervento viene posizionata una medicazione che non va bagnata ma la mano deve essere da subito utilizzata e mai tenuta ferma. Nel caso delle neomamme possono quindi cominciare da subito a prendersi cura dei loro piccoli.
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