La distorsione alla caviglia è uno degli infortuni più frequenti in chi corre. Si verifica quando l’articolazione si piega o si torce in modo eccessivo: nella maggior parte dei casi sono sufficienti un po’ di riposo e del ghiaccio ma se dolore e gonfiore persistono, è necessario affidarsi ad un professionista per trattarla nel modo adeguato.
Ne abbiamo parlato con il dott. Stefano Aspesi, fisioterapista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Arese.
Che cos’è una distorsione alla caviglia?
La distorsione alla caviglia è uno degli infortuni più frequenti in chi corre.
Sono interessati principalmente il sistema muscolare e l’apparato legamentoso. In alcuni casi possono esserci anche delle fratture ossee.
Si verifica quando le forze in gioco sono superiori a quelle che il nostro apparato muscolo scheletrico può sopportare, oppure quando il trauma è fuori dalle capacità di coordinamento del nostro sistema nervoso. Pensiamo, per esempio, ad una distorsione che avviene mettendo giù male il piede da un gradino, in questo caso la colpa è da imputare alle nostre capacità di coordinazione quindi alla reattività del nostro sistema nervoso.
Quali sono le strutture interessate?
Da un punto di vista anatomico e biomeccanico, la distorsione avviene con una torsione dell’articolazione oltre i suoi gradi fisiologici, pertanto avremo una elongazione oltre misura di legamenti, muscoli e tendini al quale seguirà edema ed un processo infiammatorio più o meno intenso, a secondo dell’entità dell’infortunio; talora, questo improvviso movimento può portare ad una frattura dell’osso che chiaramente richiederebbe un approccio diverso e tempi di recupero indubbiamente più lunghi.
Come riconoscere una distorsione?
A seconda del grado di lesione delle strutture interessate, la distorsione può essere considerata un infortunio lieve o più severo.
L’importanza del rivolgersi ad uno specialista sta proprio nel riconoscere quei segni che fin da subito ci possono indirizzare verso un corretto percorso di guarigione.
I sintomi in comune a tutte le distorsioni sono:
– Dolore acuto
– Difficoltà a camminare
– Caviglia gonfia
– Ecchimosi
Cosa fare in fase di distorsione acuta?
In caso di distorsione acuta è possibile applicare il “protocollo RICE” (REST ICE, COMPRESSION, ELEVATION: riposo ghiaccio compressione con bendaggio, elevazione dell’arto.
La prima cosa da fare quindi è intervenire subito, mettendo del ghiaccio, fasciando la caviglia, rivolgersi ad un professionista, e tenerla a riposo, stando possibilmente sdraiati con l’arto in alto più tempo possibile.
L’obiettivo principale in fase acuta è minimizzare il gonfiore e il dolore dell’articolazione.
Questa fase può durare al massimo un paio di giorni, durante i quali, l’aiuto di un professionista, ha lo scopo di ottimizzare e massimizzare qualità e tempi del processo di guarigione, in buona sostanza guarire prima e guarire meglio.
Un professionista puo:
- guidarti sull’uso o meno di un tutore o eventualmente delle stampelle;
- valutare a seconda del tipo e dell’entità dell’infortunio se sono necessari ulteriori accertamenti;
- spiegarti quali movimenti e quali esercizi sono concessi fin da subito, e redigere un piano terapeutico coerente con i tempi biologici di recupero a conto delle aspettative del paziente. Il piano di recupero di un atleta professionista non sarà lo stesso di un anziano con scarsa mobilità, per questo, deve essere redatto e cucito su misura di ogni paziente.
Quali esercizi fare per recuperare da una distorsione?
Il trauma può lasciare conseguenze più o meno serie sull’articolazione.
Recuperare la mobilità dell’articolazione e la forza dei muscoli direttamente coinvolti dal trauma e dalla conseguente immobilità sono obiettivi primari, sia attraverso esercizi a corpo libero che con elastici e/o pesi.
Ugualmente importanti sono gli esercizi propriocettivi (tavolette, pedane instabili ecc…) che hanno lo scopo di rieducare il nostro sistema nervoso a reclutare correttamente i gruppi muscolari.
Gli esercizi imparati ed eseguiti a fisioterapia che non richiedano attrezzature specialistiche devono essere eseguiti anche a casa, tutti i giorni.
È importante seguire un attento processo riabilitativo, poiché una delle principali complicanze di una cattiva gestione della distorsione di caviglia è la recidiva della stessa.
Dopo quanto potrò tornare a correre?
La risposta a questa domanda non è univoca: dipende dall’entità dell’infortunio e dal recupero del paziente.
Nelle prime settimane è importante concentrarsi su attività che non sforzino la caviglia, facendo una pausa dalla corsa e concentrandosi sulla fisioterapia, su sport come il nuoto, o esercizi che consentano di allenare solo la parte superiore del corpo.
In linea generale dopo un infortunio lieve un paio di settimane sono sufficienti per un buon recupero. Infortuni più complessi possono richiedere un mese o anche più.
Rivolgersi al professionista è fondamentale per minimizzare i tempi di recupero.
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