Oggi la mamma ha preparato la pizza, il tuo piatto preferito. Ti siedi a tavola e inizi a mangiarla. Per te è facile, del tutto naturale; eppure, il tuo corpo, anche se non te ne accorgi, dal momento in cui trovi il piatto davanti a te, inizia a mettere in atto il processo di digestione. Che cos’è e come funziona?
Ce lo spiega il dott. Marco Dal Fante, gastroenterologo presso l’ambulatorio di Humanitas Medical Care Murat a Milano.
Come inizia il processo digestivo?
Il sistema digestivo inizia a funzionare ancor prima di mettere in bocca il primo boccone di pizza, e continuerà a lavorare per ore – o giorni, a seconda di ciò che hai mangiato. Questo processo viene chiamato digestione e consente al tuo corpo di ottenere i nutrienti e l’energia di cui ha bisogno dal cibo che mangi.
Perché il processo digestivo inizia ancor prima di mangiare?
Basta pensare, vedere, o sentire il profumo di un cibo gustoso che la saliva comincia a formarsi nella tua bocca. La saliva ha un ruolo molto importante: quando inizierai a masticare, ti aiuterà a rendere il cibo più morbido e facile da deglutire, mentre la lingua spingerà ogni pezzettino (chiamato bolo) nell’apertura dell’esofago, la seconda parte del tubo digerente.
Cosa succede quando il cibo arriva nell’esofago?
L’esofago porta il cibo dalla parte posteriore della gola (dove si trova anche la trachea, che ha il compito di far entrare ed uscire l’aria dal tuo corpo) allo stomaco. Quando ingerisci del cibo o dei liquidi, una cartilagine chiamata epiglottide, si abbassa sull’apertura della laringe e la chiude temporaneamente, per impedire che il cibo masticato e la saliva vadano nelle vie aeree (“di traverso”).
Una volta che il cibo è entrato nell’esofago, viene spinto nello stomaco grazie alla contrazione dei muscoli che costituiscono la parete esofagea (questa contrazione viene chiamata “peristalsi”).
Che ruolo ha lo stomaco nel processo digestivo?
Lo stomaco è un organo che assomiglia ad un sacco elastico e ha la forma della lettera J. È direttamente connesso all’esofago e svolge tre ruoli fondamentali:
1. Conserva il cibo che hai mangiato
2. Lo scompone in una miscela liquida
3. Svuota lentamente la miscela liquida nell’intestino tenue
Lo stomaco sminuzza, trita e scompone il cibo perché possa essere digerito. Lo fa con l’aiuto dei muscoli presenti sulle sue pareti e quello dei succhi gastrici prodotti dalla mucosa dello stomaco. Oltre a scomporre il cibo, i succhi gastrici aiutano anche a uccidere i batteri che potrebbero essere presenti nel cibo ingerito, prima che arrivi nell’intestino tenue.
Dallo stomaco all’intestino tenue, il processo digestivo continua
L’intestino tenue è l’organo più lungo di tutto l’apparato digerente. Misura fino a 5 metri ed è ripiegato più volte su sé stesso. Il suo compito è quello di scomporre ancora di più la miscela di cibo in modo che il tuo corpo possa assorbire tutti i nutrimenti di cui ha bisogno (vitamine, minerali, proteine, carboidrati e grassi).
Nell’addome si trovano anche il pancreas, il fegato e la cistifellea. Il pancreas produce enzimi digestivi che aiutano il corpo a digerire grassi e proteine; il fegato produce la bile, un liquido di colore giallo scuro che rende più digeribili i grassi, che viene immagazzinato nella cistifellea (un piccolo sacchetto posto sotto il fegato) la quale si contrae immediatamente dopo ogni pasto spingendo la bile in duodeno.
La parete interna dell’intestino tenue è costituita da una fitta rete di vasi sanguigni, attraverso i quali le sostanze nutritive passano nel sangue.
Il sangue ricco di sostanze nutritive arriva direttamente al fegato che filtra i rifiuti, trasformandone alcuni in più bile. Questo organo aiuta anche a capire quanti nutrienti andranno al resto del corpo e quanti verranno eliminati.
Come vengono eliminate le sostanze di cui il corpo non ha bisogno?
L’ultima fase della digestione avviene nell’intestino crasso, la parte terminale del tubo digerente.
Come accennato, dopo che la maggior parte dei nutrienti è stata rimossa dalla miscela di cibo, rimangono dei rifiuti, i nutrienti che il tuo corpo non può usare.
L’intestino crasso si divide in tre parti: cieco, colon e retto, e ha il compito di riassorbire l’acqua e favorire l’espulsione dei residui della digestione. Il processo digestivo si conclude infatti con l’espulsione delle sostanze di cui il nostro corpo non ha più bisogno, sotto forma di quella che comunemente chiamiamo popò.
Sedi
-
12.000.000 Visite
-
1.000.000 pazienti
-
7.300 professionisti
-
190.000 ricoveri
-
12.000 medici