Stitichezza, perché peggiora in estate?

Con il termine stitichezza (o stipsi), si definisce una evacuazione difficoltosa o infrequente, caratterizzata da una sensazione di incompleto svuotamento intestinale. Spesso, chi ne soffre, durante i mesi più caldi può andare incontro a maggiori problemi, a causa della disidratazione, conseguente alle alte temperature. 

Come combatterla? L’alimentazione può svolgere un ruolo molto importante: mentre l’assunzione di cibi ricchi di fibre può, infatti, ammorbidire le feci e aiutare i movimenti intestinali, ci sono alcuni alimenti che hanno l’effetto contrario, creando maggiore disagio.

Ne abbiamo parlato con il dott. Matteo Cozzi, biologo nutrizionista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Lainate.

Quali sono le cause della stitichezza?

La stitichezza può essere acuta o cronica (se ha una durata maggiore di 6 mesi) e può essere causata da diversi fattori.

Generalmente, è transitoria nelle donne in stato di gravidanza e nelle persone spesso in viaggio (che cambiano luoghi e abitudini alimentari), ma può presentarsi anche in chi conduce uno stile di vita troppo sedentario, nelle persone non idratate in maniera adeguata o a seguito dell’assunzione di antibiotici, di interventi chirurgici, o in chi vive momenti di particolare stress.

Se cronica, la causa della stipsi può essere riconducibile ad altri fattori, come:

–   Disfunzioni motorie e/o intestinali

–   Diverticolosi

–   Malattie infiammatorie croniche intestinali

–   Tumore del colon retto

–   Morbo di Parkinson

–   Diabete

–   Malattie neurologiche

–   Alcuni farmaci

Quali sono i sintomi della stitichezza?

La stipsi, generalmente, si presenta con:

  • ridotta frequenza di evacuazioni (meno di tre alla settimana)
  • feci dure
  • sforzo eccessivo e prolungato durante la defecazione
  • senso di ostruzione o blocco anale
  • sensazione di evacuazione incompleta
  • ricorso a manovre manuali, clisteri e supposte

Come prevenire la stitichezza?

Per prevenire la stitichezza è importante mantenere uno stile di vita meno sedentario possibile e praticare un’attività fisica costante (va bene anche una camminata di 30 minuti al giorno); bisogna idratarsi adeguatamente, con almeno un litro e mezzo – 2 di acqua, ogni giorno, limitando caffè, tè, bevande alcoliche e bibite gasate, e seguire una dieta con un adeguato apporto di fibre e povera di grassi e di zuccheri. Inoltre, l’intestino è un organo abitudinario, è importante non stravolgerlo troppo, anche se siamo in vacanza.

Quali sono gli alimenti consigliati?

Prima di addentrarci a parlare di alimenti, bisogna specificare che si deve cominciare organizzando una routine quotidiana, cercando di mantenere costanti i ritmi della giornata. È importante consumare i pasti agli stessi orari, con calma e lentamente, dedicando il giusto tempo al momento del pasto, anche per fare in modo di non introdurre quantitativi eccessivi di aria assieme al cibo, che possono acuire i sintomi.

Dal punto di vista dell’alimentazione, la dieta per il trattamento della stipsi dev’essere ricca di fibra, la quale è presente all’interno di frutta, verdura, cereali integrali, legumi e semi. Per incrementare l’apporto di fibre è utile rispettare la regola delle 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura, consumando le porzioni di verdura ai pasti principali e le restanti porzioni di frutta da distribuire all’interno della giornata.

Le verdure possono essere consumate sia cotte che crude, indifferentemente; nel caso delle verdure cotte, è importante non utilizzare metodi di cottura molto invasivi, cercando di limitarsi alla cottura al vapore o alla lessatura. Inoltre può essere utile aggiungere la verdura anche all’interno di sughi per i primi piatti. La preferenza dovrebbe cadere su zucchine, melanzane, carciofi, carote, fagiolini, spinaci, broccoli e cavolfiori, facendo attenzione a questi ultimi in caso di meteorismo (nel caso, provare a ridurre le porzioni). Un discorso simile è appropriato anche per i legumi, i quali possono causare dei sintomi e, nel caso, vanno consumati sbucciati o sotto forma di passati o minestroni. 

Per quanto riguarda la frutta, gli alimenti da privilegiare sono kiwi, prugne, fichi, pere e albicocche. Quando è possibile, sarebbe preferibile consumare la frutta con la buccia (dopo averla igienizzata con attenzione), in modo da incrementare ulteriormente l’apporto di fibre.

In merito ai prodotti di origine cerealicola, sempre con il fine di fornire un apporto di fibre maggiore, è meglio consumare quelli in forma integrale.

L’incremento dell’apporto di fibre non deve essere repentino, ma graduale, in modo da permettere al sistema digerente di adattarsi, senza creare gonfiore e dolore addominale.

Infine, per garantire un miglioramento della funzionalità della microflora intestinale può essere utile consumare quotidianamente una porzione di yogurt o di latte fermentato, come il kefir.

Cosa non mangiare?

Nessun alimento è vietato, ma potrebbe dare beneficio porre attenzione al consumo degli alimenti cosiddetti “astringenti”, cioè in grado di ridurre il potenziale di contrazione intestinale e quindi anche la capacità di evacuazione delle feci. Essi sono: limone, banane, mele, mirtilli, nespole e riso. Infine può essere utile non fornire a stomaco e intestino dei pasti impegnativi, contenenti grassi animali, fritti, carni e formaggi, soprattutto quelli fermentati.

Quando è necessario consultare uno specialista?

Non è mai sbagliato ascoltare il parere di uno specialista. Sicuramente può essere utile un consulto con un professionista qualora si rivelasse insufficiente la messa in pratica dei consigli nutrizionali sopracitati e l’aumento della quota di movimento giornaliera. 

Quali sono i suoi consigli in vista delle vacanze estive?

Siccome anche una condizione di forte stress rappresenta un fattore per la possibile presenza di stipsi, il mio consiglio è di sfruttare questo momento dell’anno per rilassarsi il più possibile. Allo stesso tempo non bisogna staccare completamente la spina, durante le vacanze si ha molto più tempo libero a disposizione e quindi si può dedicare più facilmente una parte di quel tempo a fare del movimento. Infine per quanto riguarda l’alimentazione il consiglio è un riepilogo di quello che è stato detto: idratarsi bene e costantemente (con acqua, non con bibite o bevande) e consumare quantitativi adeguati di frutta e verdura, senza esagerare, e mantenendo comunque un buon equilibrio tra tutti i nutrienti.

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