Risonanza magnetica all’encefalo


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Che cos’è la risonanza magnetica all’encefalo?

La risonanza magnetica dell’encefalo è una tecnica diagnostica basata sull’applicazione di un campo magnetico di elevata intensità e onde di radiofrequenza, per escludere o confermare patologie che possano interessare il cervello, il cervelletto, il diencefalo e il tronco encefalico. È una tecnica non invasiva che non impiega raggi X e permette di ottenere immagini tridimensionali dell’encefalo del paziente. 

A che cosa serve la risonanza magnetica dell’encefalo?

La risonanza magnetica può mettere in luce diverse condizioni, tra le quali:

·  Cefalee;

·  Deficit neurologici ad insorgenza improvvisa;

·  Demenze;

·  Tumori;

·  Condizioni demielinizzanti (ad esempio, la sclerosi multipla);

·  Infiammazioni (encefaliti o meningiti);

·  Malformazioni vascolari (aneurismi o MAV).

Sono previste norme di preparazione per la risonanza magnetica dell’encefalo?

Non sono previste particolari preparazioni per sottoporsi al test; tuttavia, il giorno dell’esame, il paziente deve:

  • ricordarsi di portare con sé i precedenti esami radiologici (Radiografie, Tac, Risonanze, Ecografie, Visite, ecc.), anche se eseguiti in altra sede;
  • portare con sé il questionario per la risonanza magnetica debitamente compilato dal proprio medico di medicina generale.

Possono essere predisposti trattamenti preventivi per evitare reazioni nei soggetti allergici che devono sottoporsi al test con mezzo di contrasto paramagnetico.

In questo caso, le norme di preparazione con mezzo di contrasto includono:

  • Presentarsi a digiuno assoluto da almeno 4 ore rispetto all’orario dell’esame;
  • Essere munito dell’esito degli esami ematochimici (Creatinina)
  • Non è necessario sospendere l’assunzione di farmaci in uso (per esempio antipertensivi), ed è possibile assumerli con un po’ d’acqua

L’assenza degli esami ematochimici, della prescrizione medica (impegnativa) e del questionario, preclude l’esecuzione della prestazione.

Per chi è sconsigliata la risonanza magnetica dell’encefalo?

I pazienti a cui si sconsiglia la risonanza magnetica sono i portatori di pacemaker o di altri dispositivi ad attivazione magnetica, e i portatori di protesi (qualora quest’ultime siano incompatibili con i campi magnetici). In caso di dubbio, è importante informare preventivamente il personale, che si occuperà di svolgere i relativi accertamenti.

Nemmeno le donne al primo bimestre di gravidanza dovrebbero eseguire l’esame. 

La risonanza magnetica dell’encefalo è pericolosa o dolorosa?

No, l’esame non risulta né doloroso, né pericoloso. L’unico fastidio può essere causato dal rumore del macchinario in funzione.

Come funziona la risonanza magnetica dell’encefalo?

Per lo svolgimento della risonanza, il paziente verrà fatto sdraiare su un lettino che successivamente entrerà in un macchinario (può essere necessaria la somministrazione di un mezzo di contrasto paramagnetico).

Durante l’acquisizione delle immagini il paziente dovrebbe cercare di rimanere fermo al fine di ottenere dei risultati ottimali. 

Quanto dura la risonanza magnetica dell’encefalo?

L’esame dura circa 30 minuti.