Che cos’è la visita linfologica?
È una visita che permette di analizzare le funzioni del sistema linfatico.
A cosa serve la visita linfologica?
La motivazione principale per cui si effettua questo controllo è la ricerca di eventuali linfedemi. Riuscire a diagnosticare precocemente il problema è estremamente importante per indirizzare subito il paziente a cure mirate, ed evitare che il tessuto si possa trasformare in tessuto di tipo fibrotico-cicatriziale, e rispondere meno alle terapie.
Cos’è il linfedema e come si manifesta?
Per linfedema si intende un ingrossamento degli arti periferici. Una condizione che si manifesta con un gonfiore, più comune nelle braccia e nelle gambe, dovuto all’accumulo di linfa nei tessuti.
Come si svolge la visita linfologica?
Nella prima parte della visita, il medico linfologo specialista analizza la storia personale e clinica del paziente (anamnesi); subito dopo il paziente verrà sottoposto all’esame ecocolordopper per escludere eventuali patologie venose, e ad un’ecografia dei tessuti sottocutanei per valutare la quantità e la distribuzione della linfa.
Se necessario, lo specialista può prescrivere altri esami, come la linfoscintigrafia, un esame diagnostico non invasivo utile per lo studio del sistema linfatico e per la visualizzazione dei linfonodi.
Successivamente, il paziente verrà visitato da un fisioterapista che valuterà eventuali limitazioni di tipo funzionale, effettuando una valutazione volumetrica degli arti inferiori, per valutare la quantità di linfa presente in un arto.
Quanto dura la visita linfologica?
La visita dura circa un’ora.
Quali sono le norme di preparazione per la visita linfologica?
Il paziente deve portare con sé tutta la documentazione di cui è in possesso, incluso l’elenco di eventuali farmaci assunti.