Siti web, blog, riviste e libri. Oggi i consigli per perdere peso si possono trovare ovunque, ma attenzione: decidere di intraprendere una dieta senza un’attenta visita specialistica che tenga conto della nostra salute e delle nostre abitudini alimentari, rischia non solo di non farci perdere peso o di farlo nel modo sbagliato, ma di avere anche effetti dannosi sulla nostra salute.
Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Michela Rota, nutrizionista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Domodossola, a Milano.
Le diete dimagranti valgono per tutti?
Ogni persona è diversa, eppure tante diete sono uguali. Molti programmi adottano un approccio generale alla perdita di peso che dovrebbe funzionare per la maggior parte delle persone – contare le calorie, ridurre i carboidrati, fare più esercizio fisico – senza fornire molto supporto. Altri si concentrano su mode alimentari o soluzioni rapide, che tuttavia non possono avere lo stesso effetto su tutti.
La maggior parte delle diete “fai da te” consiste in una o più combinazioni dei seguenti metodi:
- Mangiare di meno
- Cambiare ciò che mangi
- Contare le calorie
Regole che non possono andare bene per tutti e che rischiano di farti arrivare affamato al pasto successivo, non riuscire a trovare i cibi giusti durante una frenetica giornata di lavoro, ofaticare a tenere traccia di quanto stai consumando senza un monitoraggio laborioso.
Cosa bisogna valutare quando si sceglie una dieta?
Sono molti gli aspetti e le caratteristiche soggettive personali da valutare e tenere in considerazione nello stilare un programma dietetico che, appunto, deve necessariamente essere considerato del tutto personale.
Come prima cosa si valuta la persona sotto l’aspetto fisico attraverso una rilevazione dei parametri antropometrici e bioimpedenziometrici (massa grassa, massa magra, liquidi corporei intra ed extracellulari, massa metabolicamente attiva e dispendio energetico legato a varie abitudini e caratteristiche personali), la storia clinica pregressa e attuale (anamnesi delle patologie e terapie mediche).
Oltre, ovviamente, ad eventuali allergie e/o intolleranze alimentari, al giorno d’oggi sempre più frequenti. E, non di minore importanza, le preferenze che tutti abbiamo nei confronti di alcuni alimenti piuttosto che ad altri (come per esempio il gusto dolce o salato) che ci condiziona nella scelta di ciò che scegliamo di mangiare, ad esempio, per la colazione o per gli spuntini quotidiani.
A quali rischi si può andare incontro con una dieta sbagliata?
I rischi che corriamo con diete sbagliate e male impostate – o interpretate – sono davvero numerosissimi.
Ritengo di grande importanza il momento della comunicazione tra lo specialista ed il paziente, perché in alcune situazioni, in particolare, è necessario spiegare bene i motivi per cui vanno corrette alcune abitudini.
Un’alimentazione che non prevede l’assunzione bilanciata di grassi può comportare una carenza nell’assimilazione di alcune vitamine e nella produzione circadiana di alcuni ormoni indispensabili, così come l’eccesso di proteine può essere nocivo alla nostra funzionalità renale, oppure troppi zuccheri stimolano una ipersecrezione dell’ormone insulina.
A seconda dell’età e delle condizioni fisiologiche che stiamo vivendo necessitiamo di un aumento o una riduzione dell’introito di alcuni elettroliti, come il calcio nelle diverse età della donna, o il sodio se siamo ipertesi, e così via.
Quali consigli si sente di dare a chi vuole iniziare una dieta per perdere peso?
Una buona motivazione è sempre un ottimo inizio.
Non pensare che “dieta” sia sempre necessariamente “privazione e fatica”, perché è sempre possibile discutere varie soluzioni ed alternative con il professionista da cui scegliete di essere seguiti.
Quindi affrontare con fiducia e serenità il cambiamento che desideriamo per noi.
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