La scleromousse ecoguidata è una tecnica che può essere eseguita in ambulatorio e permette – tramite iniezioni di schiume o mousse – di curare le vene varicose, senza la necessità di ricorrere al bisturi. Ma come funziona esattamente e per chi è indicata?
Ne abbiamo parlato con il dottor Marcello Ghezzi, angiologo presso l’ambulatorio di Chirurgia Vascolare di Humanitas Medical Care Arese.
Cosa sono le vene varicose?
Le vene varicose sono un disturbo caratterizzato da una dilatazione permanente della vena e dall’alterazione delle sue pareti. Il vaso assume un andamento tortuoso, presenta reflussi che comportano dolore e pesantezza, edema, problemi estetici ed emodinamici poiché vengono alterati i meccanismi del ritorno venoso.
Le vene varicose o varici pertanto non sono solo un problema di tipo estetico ma una vera e propria patologia del sistema circolatorio, che colpisce circa il 35-40% della popolazione. Una condizione sviluppata principalmente dalle donne che può dipendere da fattori come familiarità, sedentarietà, età, fumo e scorretta alimentazione.
Quali disturbi comportano le vene varicose?
Le vene varicose possono causare una serie di disturbi, come senso di pesantezza agli arti inferiori, prurito e arrossamento cutaneo; oppure portare ad alterazioni della cute con la presenza di macchie scure (ipercromia), eczema, ulcere, o dermatiti.
Cosa succede se le vene varicose non vengono trattate?
Se non trattata, questa condizione può portare ad alcune complicanze che tendono ad aggravarsi nel tempo, come alterazioni cutanee o trombosi superficiale, stasi (rallentamento del sangue all’interno della vena varicosa) o eventi trombotici che riguardano il sistema venoso profondo.
Come funziona la scleromousse ecoguidata?
È un trattamento puramente ambulatoriale, utilizzato per correggere i reflussi safenici ed eliminare le vene varicose. La schiuma sclerosante o scleromousse viene iniettata sotto guida ecografica.
Il trattamento è molto ben tollerato, a costo relativamente basso, ed è ripetibile. Può essere impiegato anche per le varici più voluminose: la particolare formulazione della schiuma sclerosante permette di seguire ecograficamente il decorso della sclerosi con un controllo immediato ed assolutamente sicuro del trattamento.
Come ogni pratica medica, la tecnica può comportare il verificarsi di complicanze, tuttavia gli effetti secondari sono rari, benigni e reversibili. La procedura ha il grande vantaggio di poter essere eseguita in un ambulatorio, senza anestesia e senza osservazione post-trattamento. Il paziente può tornare precocemente alle sue normali abitudini di vita, con l’unica raccomandazione di mantenere l’apposita contenzione elastica e di evitare le prolungate posture ad arti immobili.
La fondamentale differenza rispetto agli altri trattamenti endovascolari, di ablazione termica o meccano-chimica, tutti da condurre in anestesia locale, è anzitutto il basso costo della procedura e l’assoluta assenza di dolore.
Rispetto alla chirurgia asportativa tradizionale si riscontrano minori complicanze ed effetti collaterali, riducendo al minimo l’incidenza di infezioni ed ematomi.
L’assenza di cicatrici chirurgiche non produce parestesie o inestetismi. La chirurgia tradizionale pertanto è sempre meno praticata.
Questa tecnica può essere applicata a tutte le vene varicose?
Si, la pratica ha dimostrato che un corretto rapporto schiuma/percentuale di sostanza sclerosante permette di trattare anche assi safenici di considerevole calibro.
È un trattamento definitivo?
Generalmente sì. I risultati di questa tecnica sono duraturi, a condizione di farsi seguire ai periodici controlli programmati, con regolare utilizzo della prescritta elastocompressione, che rappresenta il più valido e riconosciuto presidio per la cura e la prevenzione dell’insufficienza venosa. È tuttavia rilevante considerare che anche in caso di una tardiva ricanalizzazione dei vasi trattati si può sempre, al bisogno, programmare una nuova seduta o un nuovo ciclo di ecosclerosi.
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