Rinascente e Fondazione Humanitas insieme, per la salute delle donne

Dal 1 al 31 maggio Rinascente donerà a Fondazione Humanitas per la Ricerca, in favore di un progetto dedicato a sostenere la salute delle donne, il 5% del ricavato dagli acquisti effettuati negli spazi dei Beauty Bar di Piazza Duomo a Milano e del punto vendita di Monza, dove Humanitas è presente con Humanitas Medical Care Monza uno dei suoi più grandi centri medici. Un poliambulatorio che si sviluppa su una superficie di circa 1.200 metri quadri e che ospita al suo interno un team di professionisti esperti, insieme a percorsi di prevenzione personalizzati e tecnologie all’avanguardia.

La partnership tra Rinascente e Humanitas è legata a Pink Union, un movimento lanciato nel 2020, a sostegno della salute femminile e alla Ricerca di nuove terapie per le patologie più comuni, con lo scopo di sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, sottoponendosi a controlli regolari per combattere le malattie. Un progetto che conta su una madrina d’eccezione, il Maestro Beatrice Venezi, tra i più giovani e affermati direttori d’orchestra nel panorama nazionale e internazionale, che da subito ha aderito a sostenere questa iniziativa per sensibilizzare le donne sull’importanza del funzionamento del proprio sistema immunitario, differente rispetto a quello degli uomini, che porta ad una maggior frequenza di malattie autoimmuni e non solo. Da quelle cardiovascolari ai tumori, a quelle neurodegenerative.

L’obiettivo di Pink Union è quello di curare, grazie ad un team di medici e ricercatori, le tipiche patologie femminili, con particolare attenzione alla ricerca di genere, al ruolo e agli effetti del microbiota sul sistema immunitario. Ricerche sviluppate e coordinate dalla Prof.ssa Maria Rescigno, consigliere di Fondazione Humanitas per la Ricerca e Capo del laboratorio di Immunologia delle mucose e microbiota di Humanitas che insieme alla sua squadra ha recentemente pubblicato i risultati di uno studio importante che apre nuovi scenari sul funzionamento di una delle barriere (o interfacce) fra circolo sanguigno e cervello, il plesso coroideo.

La ricerca di genere e le malattie autoimmuni

La volontà di sostenere la medicina di genere nasce da numeri importanti che vedono la donna rappresentare, in tutto il mondo, l’80% del carico di sofferenza e malattia, a causa di un motivo sociale, legato alla discriminazione e al minor accesso alle cure mediche presenti in molti Paesi, e ad uno biologico, dovuto alla diversità tra i due sessi.

Solo in Italia, per esempio, sono 5 mila le pazienti che soffrono di patologie autoimmuni, , proprio perché il loro sistema immunitario è più incline ad auto-aggredirsi, in parte perché la possibilità di avere una gravidanza richiede dei meccanismi più sofisticati di regolazione dell’immunità.

“Sono sempre stata affascinata dai ‘microbi’ fin da ragazza e dai miei studi universitari – dichiara Maria Rescigno – intuendone, ancora prima di conoscerli, il loro potenziale per il nostro benessere fisico, emotivo e mentale. Studi di ricerca recenti hanno dimostrato che il microbiota si plasma nel giro di poche ore in relazione a quanto mangiamo, variando e differenziando la popolazione di batteri in relazione al consumo di una dieta mediterranea o di junk food, e aumentando rispettivamente la presenza di batteri più o meno buoni, incidendo sul nostro stato di salute. Ma non solo: il microbiota può arrivare a condizionare anche lo sviluppo di ansia e depressione, e al suo interno, si nasconde anche il ‘segreto’ per spiegare alcune delle patologie più comuni che riguardano la donna, come il colon irritabile che interessa il 40% della popolazione femminile, o alcune malattie neoplastiche. Inoltre, scoperte più recenti, associano il microbiota orale anche ad alcune implicazioni di Covid. Sono affascinanti le informazioni che quest’‘organo’ dinamico, mutevole, che ci accompagna nell’arco della vita ci offre quotidianamente: scoperte cui non sarei giunta senza la collaborazione, il supporto e l’entusiasmo del mio team, anche al femminile, a cui devo un grande ringraziamento”.

Sedi

Humanitas Medical Care
Monza
Via Sant'Andrea, 25, 20900 Monza, MB, Italia
I numeri di Humanitas
  • 12.000.000 Visite
  • 1.000.000 pazienti
  • 7.300 professionisti
  • 190.000 ricoveri
  • 12.000 medici