Senso di stordimento, nausea, visione offuscata, sensazione di movimento rotatorio o sbandamento. Dizziness (stato di instabilità e capogiri) e vertigini, sono disturbi dell’equilibrio che possono avere sintomi comuni ma cause differenti.
Ne abbiamo parlato con il dott. Giampietro Paganini, otorinolaringoiatra presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Monza.
La vertigine è un’illusione di movimento per cui un individuo percepisce il movimento degli oggetti circostanti o della sua stessa persona.
Con questo termine si intende tutta una vasta sintomatologia caratterizzata non solo da vera vertigine ma anche da sensazioni, solitamente meno intense (ma non per questo meno fastidiose), di instabilità, disequilibrio e stordimento, la cui natura non necessariamente differisce da quelle delle forme più tipicamente rotatorie, e alla cui base vi sono spesso le stesse patologie, seppure in momenti diversi della loro espressione patologica.
La vertigine ed i disturbi dell’equilibrio in senso più ampio rappresentano una delle più comuni cause di richiesta di visita medica.
Disturbi dell’equilibrio, cosa sono?
L’equilibrio è controllato da 3 sistemi sensoriali: vestibolare (labirinto), visivo (occhi) e propriocettivo (muscoli, articolazioni); tutto ciò è coordinato dal sistema nervoso centrale (memorizzazione e programmazione della risposta) che ha il controllo dei movimenti degli occhi, e il controllo della postura e dei movimenti del corpo, che si traduce nell’equilibrio. Se si ha una disfunzione dell’equilibrio, questa crea vertigine/dizziness.
I disturbi dell’equilibrio vengono distinti in vari tipi di disequilibrio:
- Vertigine vestibolare con sensazione di instabilità e di rotazione;
- Dizziness non vestibolare con sensazione di capogiro, stordimento, galleggiamento, oscillamento e dondolio;
- Fobie con paura dell’altezza, degli ambienti, etc;
- Mal di trasporto con ipersensibilità centrale agli stimoli di movimento;
- Presincope con svenimento.
Il paziente con disturbi dell’equilibrio può nascondere patologie importanti.
La vertigine vestibolare periferica è il tipo più frequente di disturbo acuto dell’equilibrio.
La maggior parte dei disturbi dell’equilibrio è causata da problemi all’orecchio interno, perché?
L’orecchio interno è la sede delle lesioni nella vertigine periferica – siti interessati sono i canali semicircolari, il sacculo e l’utricolo ed il nervo vestibolo cocleare -.
L’episodio di vertigine è acuto, improvviso con instabilità, corteo sintomatologico neurovegetativo (nausea e vomito), sintomi uditivi, rari sintomi neurologici e con rapida risoluzione.
Vertigini e capogiri quali sono le differenze?
Vertigini e dizziness – capogiri – sono disturbi dell’equilibrio che si differenziano per:
- Vertigine: indica propriamente il disturbo caratterizzato dalla sensazione di rotazione dell’ambiente circostante o del proprio corpo. Spesso sono accompagnate da nausea, vomito, mal di testa, problemi visivi, aumento del battito cardiaco.
- Dizziness: indica genericamente i disturbi dell’equilibrio intesi come stato di instabilità e capogiri. Caratterizzato da sensazione di svenimento, debolezza e instabilità, talvolta accompagnate da nausea e senso di confusione.
Le caratteristiche della vertigine sono:
- per la vertigine vestibolare: sensazione rotatoria, prevalentemente episodica con fattori scatenanti dati da movimenti della testa e del corpo e con sintomi associati come nausea, vomito, acufene ed ipoacusia
- per la vertigine non vestibolare: sensazione di stordimento, oscillamento, dondolio e capogiro, spesso costante nel tempo, con fattori scatenanti come ansia, stress, iperventilazione, aritmia cardiaca, ipoventilazione e con sintomi associati come cefalea, pallore, parestesia e sincope.
Quali possono essere le cause dei capogiri?
Le cause più frequenti sono l’ipertensione e l’ipotensione arteriosa, la presincope vasovagale o neurocardiogena, la presincope cardiogena, l’ipoglicemia, il disturbo di panico e il disturbo d’ansia, la sindrome depressive, la grave anemia, i disturbi della visione, le patologie osteo-artro-muscolari, gli effetti collaterali e l’intossicazione da farmaci o da alcol.
Quali sono le cause delle vertigini?
Le cause più comuni della vertigine sono:
· Vertigine parossistica posizionale benigna
· Neurite vestibolare/ Labirintite
. Labirintite otogena
. Vertigine nella sordità improvvisa
. Malattia di Meniere
. Fistola perilinfatica
. Labirintopatie tossiche (aminoglicosidi, benzodiazepine, antidepressivi triciclici, antiepilettici, antimalarici, antiparkinsoniani ed anticolinergici, antitumorali, i diuretici dell’ansa, FANS, miorilassanti, alcuni steroidi, gli alfa-agonisti e alfa bloccanti e i metalli pesanti).
· Vascolare (insufficienza vertebro-basilare)
. Vertigine nella patologia neurologica (emicrania, epilessia, disturbo d’ansia e di panico, TIA, Demielinizzazione – sclerosi multipla, encefalopatia di Wernicke – frequente nell’alcolismo cronico, Ischemia ed emorragia cerebellare, Neurinoma dell’acustico, Atassia, e neoplasie).
. Vertigini psicogene
. Vertigine post-traumatica (i distretti anatomici coinvolti sono essenzialmente l’orecchio medio, l’orecchio interno, il sistema nervoso centrale e le strutture articolari, muscolari e tendinee cervicali).
Quando è necessario consultare uno specialista?
È necessario consultare lo specialista otorinolaringoiatra per definire il sito della lesione (vertigine periferica o vertigine centrale ).
La diagnosi e l’eziopatogenesi della vertigine avviene tramite l’anamnesi, l’esame obiettivo (visita audiovestibologica ed esame neurologico), ed ulteriori indagini strumentali (come esame dei riflessi oculomotori, audiometria, o esami neuroradiologici).
L’approccio ai pazienti con vertigine avviene tramite 4 step:
- Step 1: verifica della vertigine
- Step 2: tipo di vertigine
- Step 3: stabilire la diagnosi topografica e funzionale/eziologica
Step 4: terapia che puo’ essere sintomatica, patogenetica o riabilitativa
Sedi
-
12.000.000 Visite
-
1.000.000 pazienti
-
7.300 professionisti
-
190.000 ricoveri
-
12.000 medici