Prediabete: l’importanza di conoscere i sintomi

Il prediabete (noto anche come “alterata tolleranza al glucosio”) è una condizione che si verifica quando il valore della glicemia a digiuno è compreso tra 100 e 125 mg ed il risultato dell’emoglobina glicata, che rappresenta la media delle glicemie negli ultimi 3 mesi, è compreso tra il valore di 5,7% e 6,4% mg/dl.

È molto importante individuare il più precocemente possibile gli eventuali    sintomi o comunque individuare tale quadro clinico con un semplice esame del sangue per potere attuare al più presto un rimedio dietetico e terapeutico, qualora ce ne fosse la necessità.

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Laura Cassarà, specialista diabetologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di via Murat a Milano.

Quali sono i sintomi del prediabete?

Purtroppo, spesso non ci sono sintomi specifici ma semplicemente dei campanelli d’allarme, quali:

• Modeste alterazioni della vista
• Stanchezza
• Perdita di peso senza apparente motivo
• Aumento della sete e minzione frequente.

Sono per lo più sintomi sfumati, aspecifici a cui purtroppo la maggior parte delle volte si tende a non dare troppa importanza; ecco perché esiste una notevole percentuale di persone diabetiche che non sanno di esserlo in quanto completamente asintomatiche o paucisintomatiche.

Quali sono le cause del prediabete?

• Alterata produzione di insulina da parte delle cellule beta del nostro pancreas;
• Sovrappeso e obesità;
• Alimentazione scorretta, ricca di grassi e di zuccheri;
• Vita sedentaria;
• Età avanzata;
• Pregresso diabete gestazionale;
• Familiarità per diabete di tipo II.

 Come si può intervenire?

• Eseguendo, anche in assenza di fattori di rischio, dopo i 40 anni, almeno una volta all’anno, degli esami del sangue; in casi di glicemia solo leggermente alterata procedere con il dosaggio dell’emoglobina glicata, interpellando poi il proprio medico di famiglia se è il caso di interpellare anche uno specialista.

• In caso di valori indicativi di prediabete, sarebbe auspicabile rivolgersi ad uno specialista per individuare al più presto una corretta dieta, un cambiamento del proprio stile di vita e, solo se necessario, proporre un prodotto per aiutare il metabolismo.

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