L’ecografia, esame diagnostico fondamentale per adulti e bambini

L’ecografia è un esame di primo livello, oggi fondamentale per l’iter diagnostico delle patologie di adulti e bambini. Può risultare conclusiva in molti casi mentre, nei casi dubbi, si procede all’esecuzione di indagini di secondo livello (TC o RM).

Il dottor Carlo Ancora, specialista in diagnostica per immagini, svolge la sua attività in Humanitas Castelli di Bergamo e da alcuni mesi presso Humanitas Medical Care ad Almè. Nel centro diagnostico di Almè esegue ecografie addominali, muscolo-tendinee e tiroidee, sia negli adulti sia nei bambini.

Dottor Ancora, quali sono i sintomi che possono spingere a sottoporsi a un’ecografia addominale?

«Innanzitutto il dolore addominale, sia localizzato in quadrante preciso – ad esempio in ipocondrio destro per patologie che interessano principalmente il fegato e le vie biliari – sia diffuso a più quadranti, cui possono associarsi nausea, vomito, difficoltà digestive, disturbi dell’alvo o alterazioni degli esami ematochimici. A giudizio del medico radiologo e in condivisione con il medico di base si può successivamente ricorrere a esami di secondo livello come la gastroscopia o la colonscopia, specie nel dubbio di una patologia gastro-intestinale, che spesso non è possibile individuare con la sola indagine ecografica».

L’ecografia è un esame pericoloso o dannoso?

«No, l’utilizzo di ultrasuoni, al contrario delle radiazioni ionizzanti, non provoca danni cellulari, può essere ripetuta anche a distanza di breve tempo ed essere eseguita a bambini, donne in gravidanza e anziani. Non richiede preparazioni particolari tranne il digiuno o il riempimento della vescica, quando occorrono. Nessuna preparazione è prevista, invece, per le ecografie tiroidee o muscolo-tendinee».

L’ecografia eseguita al bambino ha le stesse caratteristiche e modalità di quella eseguita per gli adulti?

«Si è esattamente lo stesso, nella maggior parte dei casi con corretta valutazione diagnostica anche nei neonati. Essendo la radiologia un esame operatore-dipendente, è richiesta al radiologo un’adeguata esperienza specifica per la patologia neonatale-pediatrica».

Quali patologie sono più frequentemente individuabili nel bambino?

«Nella prevalenza dei casi l’attenzione è rivolta a patologie malformative-congenite: i casi più frequenti sono correlati con la patologia dell’apparato urinario con associate infezioni. La diagnosi tempestiva, ad esempio di una patologia malformativa renale, consente – già con diagnosi ecografica prenatale – di evitare successivi danni renali irreversibili. Spesso i bambini vengono seguiti ecograficamente nel tempo e, nel caso in cui lo si ritenga necessario, sono inviati al chirurgo pediatra per interventi di correzione, come succede ad esempio nella sindrome del giunto».

Quali sono, invece, le patologie più frequenti diagnosticate a livello della tiroide?

«L’ecografia alla tiroide costituisce un esame estremamente diagnostico: sia per la patologia di tipo autoimmunitario, come le tiroiditi, sia per le lesioni nodulari, più frequentemente struma-adenomi. In una minore percentuale dei casi può anche trattarsi di una patologia di tipo tumorale che richiede l’esecuzione di un agoaspirato sotto guida ecografica».

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