Il consumo di un’articolazione può colpire allo stesso tempo entrambe le ginocchia. Generalmente, il motivo principale è una grave artrite che causa dolore e rigidità, interferendo negativamente con le attività quotidiane del paziente, fino a ridurre significativamente la qualità della vita. In questi casi, per risolvere il problema, si rende necessario utilizzare una protesi. Nella sostituzione bilaterale simultanea, entrambe le ginocchia vengono sostituite in un’unica operazione, lo stesso giorno sotto un’unica anestesia.
Ma come avviene la procedura? E quali sono i rischi e i vantaggi di questa operazione?
Ne abbiamo parlato con il dottor Lorenzo Castellani, medico ortopedico presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Murat a Milano.
Artrosi bilaterale delle ginocchia: quando operare?
“Non tutti i pazienti decidono di intervenire chirurgicamente sull’artrosi. Molti trovano un beneficio sufficiente dalla terapia conservativa, attraverso la riabilitazione e trattamenti infiltrativi più o meno avanzati. Esistono due condizioni che fanno scegliere paziente e ortopedico per l’intervento: la prima è una cartilagine completamente finita; la seconda, una compromissione importante della qualità della vita che non migliora con i trattamenti conservativi (senza intervento)”, risponde il dottor Castellani.
Contatto osso su osso alla radiografia sotto carico
“Le radiografie sono uno strumento fondamentale per inquadrare un’artrosi bilaterale o monolaterale di ginocchio, perché permettono di visualizzare correttamente il consumo delle cartilagini (le lastre devono essere fatte sotto carico, cioè stando in piedi).
A seconda del dolore possono essere richieste anche delle “proiezioni” aggiuntive (come delle pose quando si scatta una foto). Una radiografia che mostra un consumo osso su osso della cartilagine sotto carico indica la necessità di fare un intervento. Questa è la condizione necessaria per poter intervenire, ma come dicevo, anche la qualità della vita del paziente deve essere altamente compromessa”.
Riduzione inaccettabile della qualità di vita
“A volte ci sono persone che convivono bene con l’artrosi, nonostante le radiografie mostrano una situazione grave”, continua il dottor Castellani. “Ma se una persona è costretta a rinunciare a qualcosa che gli piace, convivere con il dolore, o è costretta a muoversi solo grazie a farmaci antinfiammatori, allora conviene operare. Prendere questo tipo di medicinali ogni giorno può creare diversi disturbi allo stomaco, è molto meglio operare per risolvere il problema”.
Artrosi bilaterale con qualità della vita compromessa
“Quando si arriva a soddisfare i criteri precedenti e i dolori sono gli stessi da entrambi i lati è possibile risolvere il problema contemporaneamente con un unico intervento. A volte è il medico a consigliarlo, altre è il paziente a chiederlo perché preferisce per avere un’unica riabilitazione”.
Quali sono i vantaggi di una protesi bilaterale simultanea di ginocchio?
· Trattamento delle gravi deformità
Nel caso in cui entrambe le ginocchia siano compromesse a causa dell’artrosi, l’operazione di un unico ginocchio può essere pericolosa perché il paziente camminando con un ginocchio ancora gravemente malato può danneggiare l’operazione appena eseguita. Questo succede soprattutto in chi ha le cosiddette gambe a X (ginocchia valghe) dove il ginocchio malato finisce per gravare su quello appena operato ad ogni passo che si fa.
· Risparmio di tempo
Unico intervento per artrosi bilaterale di ginocchio significa unico ricovero, unica fisioterapia, unico recupero. È un vantaggio dal punto di vista lavorativo perché il paziente può tornare prima a lavorare senza doversi sottoporre ad un altro intervento.
Quali sono gli svantaggi di una protesi di ginocchio bilaterale simultanea?
· Maggiore invasività
L’operazione di entrambe le ginocchia affatica molto di più il fisico. Si tratta pertanto di un intervento che può essere gestito solo in centri di riferimento con protocolli avanzati di gestione medica perioperatoria, applicando tutte le precauzioni per avere un intervento rapido, limitare le perdite di sangue, non immobilizzare mai il paziente. Per questo i candidati vengono selezionati accuratamente in base all’età e allo stato di salute, valutando caso per caso.
· Non c’è un arto buono su cui appoggiarsi
Si tratta di un falso mito. Quando proponiamo un intervento bilaterale è perché le ginocchia sono entrambe da operare. Chi ha l’indicazione alla simultaneità di questo intervento, non avrebbe nessuna gamba “buona” su cui appoggiarsi in nessun caso. Al contrario con il protocollo fast track per il recupero rapido il giorno stesso dell’intervento si può cominciare ad appoggiare entrambe le ginocchia con un carico completo.
Chi può ricevere le protesi di ginocchio bilaterale simultanea?
“Pazienti giovani (sotto i 60 anni di età, ma il limite dipende soprattutto dalle condizioni di salute), con un consumo osso su osso della cartilagine, o con dolore intenso e grave (ad entrambe le ginocchia) da compromettere la qualità della vita; non soffrire di malattie cardiache, respiratorie o patologie che compromettono la funzionalità di organi vitali come fegato o reni. Non bisogna soffrire di diabete scompensato o altre gravi malattie metaboliche.
La migliore condizione è quella in cui una sola parte del ginocchio è malata – e c’è dunque indicazione alla protesi monocompartimentale di ginocchio. In questo caso l’invasività dell’intervento sarà più che dimezzata e i rischi di una bilaterale simultanea saranno equivalenti a quelli che si corrono operando un solo lato alla volta”, conclude il dottor Castellani.
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