Dal 7 dicembre del 2021, il Ministero della Salute ha dato il via libera al vaccino Comirnaty (Pfizer-BioNTech) ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni.
L’approvazione è arrivata da AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), dopo il parere favorevole dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA).
Il vaccino Pfizer-BioNTech, il primo ad arrivare in Italia per prevenire il COVID-19, la malattia causata dal virus SARS-CoV-2, è infatti stato definito efficace e sicuro anche in età pediatrica.
Ma come funziona la vaccinazione per i bambini tra i 5 e gli 11? E perché è così importante? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Elena Azzolini, Responsabile del Centro Vaccinazioni Humanitas.
Il vaccino Pfizer-BioNTech per i bambini
Il vaccino Pfizer-BioNTech approvato per i bambini ha lo stesso principio di azione di quelli a mRNA per gli adulti, ma varia nella quantità somministrata.
Per i soggetti dai 5 agli 11 anni, è infatti prevista la somministrazione di circa un terzo del vaccino, suddivisa in due dosi, a distanza di almeno 21 giorni l’una dall’altra, con iniezioni intramuscolari fatte solitamente nel muscolo deltoide del braccio.
Per monitorare ed intervenire tempestivamente nel caso di eventuali allergie, viene chiesto ai bambini di rimanere in osservazione per 15-20 minuti dopo la puntura.
Bambini: perché vaccinarli?
L’epidemia ha contato fino ad oggi 263mila casi di COVID-19 tra i bambini di 6 e 11 anni, con 1453 ricoveri in reparti ordinari, 36 ricoveri in terapia intensiva e 9 decessi (dati dell’1/12/2021). Numeri importanti che nelle ultime settimane sono in continua crescita.
Sebbene nella maggioranza dei casi i sintomi siano lievi, anche i bambini si ammalano di COVID-19 e per questo è importante vaccinarli. La vaccinazione consente infatti di proteggerli, garantendone il diritto alla salute, perché sebbene in misura minore rispetto agli adulti, il COVID-19 può comportare dei rischi anche in età infantile.
Altre ragioni importanti per vaccinare i bambini sono:
- Anche i casi lievi, come quelli registrati tra i bambini, possono portare a complicazioni, come il cosiddetto “long COVID”, con la comparsa di effetti indesiderati anche a distanza di tempo, o la sindrome infiammatoria multisistemica (MISc), una malattia rara ma grave che colpisce diversi organi contemporaneamente.
- Vaccinando i bambini viene protetto anche chi vive con loro o condivide contesti familiari o sociali fondamentali, come la scuola, le attività extrascolastiche sportive, educative o ludico-ricreative.
- Vaccinare i bambini aiuta a ridurre ancora di più la circolazione del virus, limitando anche il rischio di nuove mutazioni.
Il vaccino è sicuro ed efficace anche per i bambini?
Il rischio di eventi avversi gravi nei bambini è risultato essere molto raro. In USA (dove sono già più di 5milioni le prime dosi), il vaccino, è già stato somministrato a ciclo pieno a oltre 2 milioni di soggetti tra i 5 e gli 11 anni, oltre a essere stato inoculato a decine di milioni di ragazzi tra i 12 e i 16 anni e a miliardi di adulti, mostrandosi efficace nel ridurre di circa il 91% il rischio di infezione.
Le agenzie regolatorie lavorano costantemente per monitorare anche la fascia dei più piccoli: il rapporto rischi-benefici del vaccino viene calcolato confrontandolo con il rischio delle conseguenze che può avere l’infezione da SARS-CoV-2 e, anche per il vaccino Pfizer-BioNTech dai 5 agli 11 anni, EMA ha confermato che il rapporto tra benefici e rischi è positivo.
La Società Italiana di Pediatria ha registrato un incremento piuttosto significativo di disordini psichiatrici (di entità variabile) causati dalla pandemia, e la vaccinazione può essere di aiuto importante anche nel prevenire il rischio di ulteriore disagio sociale. Inoltre, il vaccino nella fascia pediatrica, oltre a proteggere i più piccoli dalla malattia, permette ai ragazzi di frequentare la scuola e i contesti sociali in cui vivono, in maggior sicurezza.
Quali sono gli effetti collaterali nella vaccinazione dei bambini?
Gli effetti collaterali nei bambini sono gli stessi riportati negli adulti. Si tratta di sintomi lievi che in genere scompaiono in 24-48 ore:
– Dolore
– Rossore e gonfiore al braccio (dove è stata fatta l’iniezione)
– Stanchezza
– Mal di testa
– Dolori muscolari
– Brividi
– Febbre
– Nausea
La preoccupazione di molte famiglie, legata alla vaccinazione dei loro figli, è il rischio che possano sviluppare una miocardite, un’infiammazione a carico del cuore.
È importante ricordare che il rischio di miocardite e pericardite (infiammazione del pericardio, la struttura che riveste e protegge il cuore) riportato negli adolescenti e nei giovani adulti, è molto basso (50 casi circa su un milione di persone dopo due dosi) e con un decorso assolutamente benigno nella maggior parte dei casi.
Nei bambini il rischio di sviluppare queste patologie è ancora minore e, ad oggi, non è stato segnalato alcun caso durante i test clinici.
Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, sottolinea inoltre come la miocardite causata dall’infezione del virus SARS-CoV-2 sia ben quattro volte più frequente rispetto a quella sviluppata con la vaccinazione.
In caso di dubbi è opportuno confrontarsi con il pediatra.
Vaccinazione bambini: come prepararli?
Non occorre adottare alcuna accortezza prima della vaccinazione e non è necessario somministrare preventivamente farmaci antidolorifici perché non sono efficaci nel prevenire eventuali effetti collaterali. Qualora si verificassero è possibile applicare un impacco freddo sul braccio o dell’arnica, somministrando un antipiretico se dovesse comparire la febbre.
I bambini sono pienamente consapevoli della situazione legata alla pandemia, avendola vissuta direttamente. Per questo è importante spiegare loro l’importanza della vaccinazione, come funziona (dove ci si reca, chi ci aspetta, come avviene l’iniezione, cosa può avvertire dopo), in maniera semplice e veloce, con parole adeguate all’età e al loro modo di essere.
Vaccino anti – COVID -19: come gestire le altre vaccinazioni?
Il vaccino anti – COVID-19 può essere effettuato in concomitanza con le altre vaccinazioni (ad esempio quella antinfluenzale) ad eccezione di vaccini vivi come quelli per il morbillo, parotite, rosolia e varicella che devono esser fatti ad una distanza di almeno 14 giorni.
È importante ricordare che i vaccini nei bambini stimolano il sistema immunitario e che, essendo più potente rispetto a quello degli adulti, può rispondere a più vaccinazioni insieme senza stressarlo.
Per avere ulteriori informazioni raccomandiamo di confrontarsi con il proprio pediatra, o consultare la pagina dedicata della Società Italiana di Pediatria.
La vaccinazione può essere prenotata attraverso le piattaforme regionali di prenotazione.
Per informazioni sul Centro Vaccinazione di Humanitas, sulle modalità di accesso e le fasce di età di somministrazione del vaccino, è possibile consultare la pagina dedicata.
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