Che cosa sono le instillazioni endovescicali?
Questa terapia consiste nella somministrazione di farmaci – attraverso un catetere inserito in vescica – nei pazienti sottoposti ad un intervento di neoplasia vescicale che presentano una progressione della malattia o un rischio di recidiva. Nel caso si sia in presenza di un carcinoma in situ, invece, le instillazioni sono utilizzate come terapia diretta e mirata.
Come funziona il trattamento?
I farmaci utilizzati durante le iniezioni variano in base alla gravità della patologia e si suddividono in tre categorie:
– Farmaci chemioterapici (Farmorubicina, Mitomicina, Gemcitabina con azione diretta contro le cellule tumorali)
– Immunoterapici (bacillo della tubercolosi inattivato con azione indiretta attraverso la stimolazione di risposta anticorpale contro le cellule tumorali)
– A base di acido ialuronico
Quelli chemioterapici vanno a colpire direttamente le cellule tumorali, mentre quelli immunoterapici servono a sensibilizzare lo spettro anticorpale dell’organismo. Nel caso non si abbia avuto alcun risultato con gli altri farmaci, e in presenza di cistiti interstiziali o di cistiti non batteriche, vengono utilizzati i farmaci a base di acido ialuronico.
Come si svolgono le istillazioni endovescicali?
La terapia ha una durata di dieci minuti e viene svolta in ambulatorio facendo posizionare il paziente in posizione supina sul lettino. Viene poi inserito il catetere nella vescica e iniettato il farmaco.
Dopo il termine della somministrazione si richiede al paziente di attendere almeno un paio d’ore prima di andare via, per verificare le sue condizioni di salute, attendere che la minzione riprenda in maniera corretta, e facendo attenzione se ad eventuali sanguinamenti inaspettati.
Le successive sedute saranno organizzate dal medico con cadenza settimanale o mensile, a seconda della necessità.
Sono dolorose?
Non si avverte dolore, ma solo un po’ di fastidio che potrebbe protrarsi per almeno un paio di giorni, soprattutto durante la minzione.