Il varicocele è un rigonfiamento anomalo delle vene del testicolo ed è una delle patologie più comuni a carico dell’apparato riproduttivo maschile. Nella maggior parte dei casi è asintomatico ed è quindi necessaria una visita medica per diagnosticarlo. La relazione tra varicocele e infertilità è reale, ma una diagnosi e un trattamento precoci possono ridurne i rischi.
Ne abbiamo parlato con il dott. Liborio Vaccalluzzo, endocrinologo e andrologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Milano Premuda.
Come ci si accorge di avere il varicocele?
La patologia in genere non dà sintomi per cui nella maggior parte dei casi la diagnosi è incidentale. Nel caso di un varicocele particolarmente voluminoso si potrebbe verificare una sensazione di pesantezza scrotale, soprattutto dopo prolungata permanenza in stazione eretta o dopo attività fisica.
Che conseguenze ha il varicocele?
Se non trattata la patologia può determinare un danno sulla funzionalità del testicolo sia in termini di produzione di spermatozoi che di testosterone. Nei casi più gravi può anche determinare una riduzione significativa del volume testicolare.
Quando è necessario consultare uno specialista?
In caso di asimmetria volumetrica tra i due testicoli, di riscontro di dilatazione delle vene sopra al testicolo o di difficoltà nel concepimento. Indipendemente dalla ricerca di gravidanza, sono consigliate anche valutazioni preventive a quei giovanissimi adulti che semplicemente vogliono verificare la presenza di una patologia molto frequente (ne soffre 1 maschio ogni 8).
Come si cura il varicocele?
La terapia del varicocele è chirurgica o radiologica. Si tratta di interventi poco invasivi e con un basso rischio sia in termini di complicanze che di recidive.
Chi soffre di varicocele può avere figli?
La presenza di un varicocele può determinare delle alterazioni seminali e quindi una difficoltà nel concepimento che varia in base all’entità di tali alterazioni.
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