I bagnetti freddi e le spugnature degli arti inferiori con acqua tiepida, sono solo alcuni dei rimedi “casalinghi” utilizzati da molti genitori per abbassare la temperatura in caso di febbre molto alta, ma funzionano davvero o si rischia di fare qualche danno?
Ne abbiamo parlato con il dottor Fabrizio Ciralli, pediatra e neonatologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Murat e Responsabile di Neonatologia e Patologia Neonatale di Humanitas San Pio X.
Il commento dello specialista
Prima di rispondere a questa domanda è necessario riconoscere la differenza tra febbre e ipertermia:
– Febbre: è caratterizzata da un aumento della temperatura corporea come una risposta a una condizione di infiammazione spesso di origine virale o batterica.
– Ipertermia: importante aumento della temperatura a seguito di un’eccessiva esposizione al sole, all’elevata temperatura ambientale e all’umidità.
Per questo, nel caso dell’ipertermia, l’uso del bagnetto in acqua fredda (così come l’utilizzo di una borsa del ghiaccio o di spugnature), può essere utilizzato per abbassare la temperatura corporea; mentre in presenza di febbre va evitato. In questo caso è invece importante spogliare il bambino per favorire la dispersione del calore e mantenere un adeguato stato di idratazione proponendogli l’assunzione di acqua e/o reintegratori salini senza forzarlo eccessivamente a mangiare qualora il bambino non lo gradisca, così come confermato anche dalla Società Italiana di Pediatria.
In entrambi i casi è comunque importante contattare il pediatra curante che a seconda della situazione, prescriverà la cura adeguata e fornirà i giusti consigli per evitare, da genitori, di incappare in errori per condotte arbitrarie basate non su evidenze scientifiche ma su abitudini culturali o sul “sentito dire” non sempre appropriati al caso clinico.
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