Dopo il parto cesareo, in cui viene praticata un’incisione della fascia muscolare addominale, per molte neo mamme è difficile riavere la pancia di prima. Dieta e sport spesso non sono sufficienti a risolvere i problemi estetici creati dall’operazione, e così, in tante, decidono di ricorrere alla chirurgia plastica per rimodellare il proprio addome. Ma di che tipo di intervento si tratta? E come funziona?
Ne abbiamo parlato con il dott. Stefano Cattabeni, chirurgo estetico presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Arese.
Cosa succede all’addome dopo il cesareo?
“Il parto cesareo comporta innanzitutto un’incisione di alcuni centimetri poco al di sopra del pube per consentire di raggiungere l’utero all’interno dell’addome e poter far nascere il/la bimbo/a che ivi è cresciuto/a. Subito dopo, la ferita della parete addominale viene chiusa mediante punti applicati in tre strati (sui muscoli, nel grasso e sulla pelle). Talvolta capita che lo strato di grasso posto tra pelle e muscoli si possa assottigliare molto e la cicatrice della pelle risulti attaccata a quella dei muscoli; in questo modo si forma una cosiddetta “aderenza”, al di sopra della quale il grasso e la pelle formano un “gradino”, cioè non si ricrea la perfetta corrispondenza tra la pelle sopra la cicatrice e la parte al di sotto come era prima del cesareo, e la pancia non potrà più essere quella di prima. Questo fastidioso gradino sarà tanto più accentuato quanto più spesso sarà il grasso subito al di sopra della cicatrice”.
Quanto è necessario aspettare per un intervento di chirurgia estetica?
“Occorre precisare che per correggere questo antiestetico gradino e ripristinare l’uniformità della pancia si interverrà solo sulla pelle e sul grasso; non serve toccare i muscoli. Tuttavia prima di poter considerare l’opportunità di intervenire è necessario che il processo di guarigione sia completato e il peso corporeo della mamma si sia stabilizzato: in genere non prima di 6 mesi, meglio dopo un anno”.
Come si svolge l’intervento e quali sono i tempi di recupero?
“L’intervento in genere si svolge in anestesia locale con sedazione, consentendo una rapida dimissione poco dopo il termine. Naturalmente avviene in un ambiente idoneo e protetto, in presenza dell’anestesista e con un continuo monitoraggio dei parametri vitali.
Dopo l’assottigliamento del grasso della pancia al di sotto dell’ombelico si rimuove la cicatrice del cesareo, talvolta allungandola di alcuni centimetri lateralmente da entrambi i lati, liberando le aderenze che la trattenevano attaccata ai muscoli. Successivamente si rimuove la pelle in eccesso e si ripristina il corretto allineamento sia del grasso che della pelle, creando un adeguato “cuscinetto adiposo” che mantiene separata la pelle dai muscoli, affinché la pancia ritorni ad essere armonica e il passaggio dall’ombelico al pube regolare e uniforme. La cicatrice finale risulterà facilmente coperta dallo slip o dal costume. La convalescenza è breve, poiché in genere sono sufficienti 3-4 giorni di riposo e dopo 7 giorni si controlla la ferita. Trascorso un mese si potrà riprendere anche l’attività sportiva”.
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