Rottura del tendine d’Achille
Il tendine d’Achille collega i muscoli del polpaccio al calcagno ed è responsabile di molti dei movimenti che avvengono a livello del piede e della gamba. Sebbene sia un tendine molto resistente, se sottoposto a eccessivo sforzo può lacerarsi o addirittura rompersi. La rottura del tendine di Achille può essere parziale o totale.
Cos’è la rottura del tendine d’Achille?
Questo tipo di infortunio, tanto più doloroso quanto maggiormente è estesa la rottura, si verifica più spesso nelle persone che praticano sport. Spesso, la miglior soluzione per riparare una rottura del tendine d’Achille è l’approccio chirurgico. Gli uomini corrono un rischio fino a 5 volte maggiore di incorrere in questo infortunio rispetto alle donne e la fascia di età più colpita è quella tra i 30 e i 40 anni.
Quali sono le cause della rottura del tendine d’Achille?
La rottura di questo tendine (parziale o totale) è più frequente entro i primi 5-6 centimetri dal punto dove il tendine si attacca al calcagno. Questo tipo di lesione viene quasi sempre provocata da un improvviso aumento dello stress sul tendine di Achille. Ciò accade soprattutto a causa di traumi o infortuni, per esempio in caso di cadute o quando si mette il piede in una buca. Spesso la rottura del tendine di Achille colpisce le persone che praticano sport: aumentare eccessivamente l’intensità dell’attività sportiva è infatti una delle cause più frequenti che porta alla rottura di questo tendine. Le lesioni del tendine di Achille si verificano più spesso negli sport caratterizzati da corse, salti e scatti (per esempio calcio, basket e tennis).
Quali sono i sintomi della rottura del tendine d’Achille?
Quando si verifica la rottura del tendine molte persone riferiscono di sentire un rumore di schiocco, simile a una frustata. Solitamente la sintomatologia che accompagna questo infortunio comprende:
- dolore, anche molto forte, nella zona del tallone
- gonfiore intorno al tallone
- incapacità di alzarsi sulla punta del piede infortunato
- incapacità di piegare il piede infortunato verso il basso
Come prevenire la rottura del tendine d’Achille?
Per ridurre le probabilità di lacerazione del tendine d’Achille si consiglia di:
– Aumentare gradualmente l’intensità dello sforzo fisico: molte delle lesioni in questa zona si verificano proprio quando si aumenta bruscamente l’intensità (durata e/o frequenza) degli allenamenti.
– Effettuare esercizi per allungare e rinforzare i muscoli del polpaccio e il tendine d’Achille.
– Evitare o limitare l’esecuzione di esercizi su superfici dure e scivolose.
– Indossare calzature adeguate all’attività fisica che si sta svolgendo.
– Variare il tipo di attività sportiva, alternando sport ad alto impatto come correre, con sport a basso impatto come camminare, andare in bicicletta o nuotare.
Diagnosi
Per diagnosticare la rottura del tendine di Achille è spesso sufficiente sottoporsi a una visita ortopedica: il medico specialista sarà infatti in grado, attraverso opportune manovre, di effettuare la diagnosi.
Per rilevare l’entità del danno a carico del tendine, e stabilire se la rottura è totale o parziale, il medico può prescrivere una risonanza magnetica.
Trattamenti
La terapia per la rottura del tendine d’Achille dipende dalla gravità della lesione, dall’età della persona colpita dall’infortunio e dal livello di attività fisica svolta abitualmente. In generale, nel caso di rottura completa, le persone più giovani e attive spesso optano per l’intervento chirurgico attraverso cui il tendine lacerato viene ricucito. In caso, invece, di rottura parziale, può essere utilizzato un gesso (o un tutore) comprensivo di sostegni per tenere il tallone sollevato (per mantenere, cioè, il piede in posizione equina) al fine di favorire la rimarginazione del tendine lacerato.
Dopo qualsiasi trattamento è necessario sottoporsi a un programma di fisioterapia per rinforzare i muscoli delle gambe e il tendine d’Achille. Per tornare alla normale attività quotidiana e sportiva solitamente servono 4-6 mesi.