Guava


 

Che cos'è la guava?

La guava è il frutto dell'albero il cui nome scientifico è Psidium gujava L., specie appartenente alla famiglia delle Myrtacee di cui esistono diverse varietà. Originaria del Messico e dell'America Centrale, oggigiorno questa pianta è diffusa in tutte le aree calde a clima tropicale.

La sua buccia presenta una colorazione delle tonalità del giallo e del verde; mentre la polpa può presentarsi alla vista bianca, giallognola, rosa o rosso intenso. Questo frutto viene consumato sia fresco, sia sotto forma di succhi e prodotti in scatola o disidratati. Trova inoltre impiego nella produzione di bevande varie, formaggi, gelati, marmellate, sciroppi, toffee e gelatine.

Qui da noi il frutto fresco non è di semplicissima reperibilità, lo si può trovare nella grande distribuzione, ma non è disponibile in tutti gli ipermercati e non tutto l’anno; si trovano più facilmente succo di guava puro e foglie essiccate, che si possono acquistare nelle erboristerie, nelle parafarmacie e on line tramite i siti specializzati. La polpa di guava presenta una consistenza burrosa che ricorda il melone e la pera; il sapore è dolce e aromatico, tipicamente esotico.

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Quali sono le proprietà nutrizionali della guava?

La parte commestibile della guava fornisce 20 calorie ogni 100 gr corrispondenti per:

    64% a carboidrati

    22% a lipidi

    14% a proteine

    e associate a 87,2 g di acqua

Gli zuccheri solubili sono 3,5 gr, mentre l'apporto di fibra è pari a 5,4 gr ogni 100 gr di frutto.

Fra i micronutrienti ci sono:

    423 mg di vitamina C

    82 µg di vitamina A (retinolo equivalente)

    1 mg di vitamina B3 o pp (niacina)

    0,04 mg di vitamina B2 (riboflavina)

    0,03 mg di vitamina B1 (tiamina)

    150 mg di potassio

    10 mg di calcio

    0,2 mg di ferro

    4 mg di sodio

L'odore tipico che caratterizza questo frutto è dovuto alla presenza di composti carbonilici; quando esso non è maturo è ricco anche di tannini. Il principale composto presente nella buccia è l'acido ascorbico.

Nelle foglie di guava si trovano invece:

    fenoli

    saponine

    tannini

    triterpeni

    alcaloidi

    antocianine

    carotenoidi

    oli essenziali

    acidi grassi

    flavonoidi (soprattutto querceina)

    lectine

Anche la corteccia dell'albero contiene tannini, cui si aggiungono cristalli di ossalato di calcio. Infine, i semi sono ricchi di glicina, amido, flavonoidi e composti fenolici, mentre l'olio essenziale è fonte di alfa-pinene, cariofillene, cineolo, D-limonene, eugenolo e miricina.

Quando non è consigliato mangiare la guava?

Da un punto di vista puramente teorico, la guava potrebbe potenziare l'effetto di medicinali utilizzati nel trattamento del diabete o della diarrea. Mancano però le prove cliniche di tale interazione.

Stagionalità della guava

Non c'è una stagionalità specifica per la raccolta della guava. In alcune aree la pianta può andare a frutto anche due volte all'anno, e in genere la guava è disponibile durante tutto l'anno.

Possibili benefici della guava

Non sono disponibili studi clinici in grado di confermare senza dubbi l'efficacia dell'assunzione di guava a scopo medicamentoso; alcuni indizi suggeriscono però che questo frutto o suoi derivati potrebbero essere utili in caso di diarrea, diabete di tipo 2, dismenorrea, iperlipidemia e ipertensione. In particolare, alcuni studi hanno valutato l'efficacia antidiarroica di un estratto di guava; contro la dismenorrea è stata invece valutata l'assunzione di un estratto di foglie; nel caso delle iperlipidemie e dell'ipertensione è stato invece valutato l'effetto del consumo del frutto a dosi pari a 0,4-1 kg al giorno per 4-12 settimane.

Per quanto riguarda il suo uso come rimedio delle medicina popolare, il frutto viene utilizzato come tonico e lassativo e per trattare fenomeni di sanguinamenti gengivali.

Possibili controindicazioni della guava

L'unica controindicazione alla sua assunzione pare essere l'ipersensibilità.

Disclaimer / Esclusione di responsabilità

Le informazioni qui riportate rappresentano esclusivamente indicazioni generali, e non vogliono in alcun modo sostituirsi al parere dei medici. Per conseguire un regime alimentare sano ed equilibrato, è sempre meglio affidarsi ai consigli e ai suggerimenti del proprio medico curante o di un medico nutrizionista.

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