Vitrectomia
Si tratta dell’intervento chirurgico che consente di trattare il distacco della retina rimuovendo il corpo vitreo (il gel trasparente localizzato tra l’iride e la retina).
Cos’è la vitrectomia?
E’ uno degli interventi chirurgici che permettono di trattare il distacco della retina quando è coinvolta un’area significativa della stessa. Il chirurgo procede alla sostituzione del corpo vitreo – che viene aspirato con strumenti adatti alla microchirurgia – e sostituito con una soluzione salina. Al termine dell’intervento, che dura dalle due alle tre ore, entrambi gli occhi vengono bendati.
Appena prima dell’intervento le pupille devono essere dilatate.
La vitrectomia permette di recuperare la vista in due casi su tre, ma è associata al rischio di complicazioni come cataratta, sanguinamento e endoftalmite.
La fase post-operatoria può caratterizzarsi per un dolore che può essere controllato con analgesici.
Quali pazienti possono effettuare la vitrectomia?
La vitrectomia è indicata nei pazienti affetti da foro maculare, retinopatia diabetica, membrana epiretinica e infezioni o traumi oculari.
Follow up
Dopo l’intervento devono essere impiegati antibiotici e colliri. E’ altresì indispensabile tenere gli occhi a riposo fino a completa guarigione. In assenza di complicanze, il paziente dovrà sottoporsi a controlli a 1, 7, 21, 60, 120 e 180 giorni dall’intervento.
Sono previste norme di preparazione all’intervento?
Prima di intervenire il chirurgo può richiedere un’ampia gamma di analisi ad entrambi gli occhi (incluse Tac, risonanze magnetiche ed ecografie).
Disclaimer
Le informazioni riportate sono da intendersi come indicazioni generiche e non sostituiscono in alcuna maniera il parere dello specialista.