Che cos’è la visita audiologica?
Si tratta della valutazione clinica dell’orecchio eseguita da parte del medico specialista e comprende l’esecuzione delle indagini audiologiche
A che cosa serve la visita audiologica?
Per valutare la capacità uditiva di una persona, inoltre è utile per fare una diagnosi di sede della patologia che ha portato alla perdita uditiva.
Sono previste norme di preparazione?
Per potersi sottoporre a una visita audiologica non sono previste particolari norme di preparazione.
Come si svolge la visita audiologica?
Nella prima parte della visita il medico specialista provvederà a raccogliere il numero maggiore di informazioni sulla storia e sullo stile di vita del paziente. Nella seconda parte della visita lo specialista procederà a effettuare tutti gli esami che possono consentire l’individuazione delle cause all’origine della sintomatologia riferita dal paziente:
- Ispezione della membrana timpanica e del condotto uditivo esterno (mediante uno strumento denominato otoscopio);
Se necessario viene effettuata l’asportazione del tappo di cerume eventualmente individuato nel condotto uditivo (procedura nota anche con il nome di “lavaggio auricolare”)
Nel corso della visita il paziente viene sottoposto a:
- Esame audiometrico tonale e vocale, della durata di pochi minuti e del tutto indolore, è volto a determinare la cosiddetta “soglia di minima udibilità”, ovvero a individuare eventuali perdite della percezione uditiva;
- Esame impedenzometrico, spesso associato all’esame audiometrico, anch’esso della durata di pochi minuti e del tutto indolore, viene eseguito inserendo una piccola sonda nell’orecchio del paziente e serve in particolare per valutare l’elasticità del timpano e della catena di ossicini responsabili della funzione dell’udito;
Se ritenuto necessario si effettuano:
- Esame vestibolare, della durata di circa 30 minuti, il cui obiettivo è studiare la funzionalità dell’equilibrio.
- esame ABR, della durata di pochi minuti volto a valutare il potenziale d’azione del nervo acustico (segnale “bioelettrico” legato alla stimolazione del nervo)