Andare in bicicletta, a livello dilettantistico, non è un’attività particolarmente impegnativa e ha in generale un impatto positivo sulla salute, soprattutto del cuore e delle articolazioni.
Stando ad alcuni studi, però, il ciclismo può anche favorire l’insorgere o l’acutizzarsi di problemi che è bene non sottovalutare.
Per chiarirci le idee su pro e contro di questa attività fisica, ci siamo rivolti al dottor Ugo Maria Borromeo.
Quali sono i benefici di una biciclettata?
Il ciclismo è, innanzitutto, uno sport aerobico, che consente di allenare l’apparato cardio-vascolare, riducendo il rischio di ipertensione e infarto. Inoltre, “esso aumenta la capacità respiratoria, aiuta a mantenersi in forma, favorendo una generale tonificazione del corpo (in particolare i muscoli della colonna vertebrale a livello lombare) e rassodando polpacci e glutei, mantiene in efficienza le articolazioni di anche, ginocchia e caviglie”, spiega l’ortopedico. E aggiunge: “Il peso del corpo non grava sulla schiena, perché si scarica interamente sul telaio della bicicletta e questa particolarità rende questa attività adatta anche a chi soffre di disturbi a livello della colonna vertebrale, come lombalgie e sciatalgie”.
Il ciclismo è uno sport indicato per le donne?
Il ciclismo è un’attività adatta a entrambi i sessi. “Per la donna, più predisposta a problemi circolatori periferici, andare in bicicletta permette di migliorare la circolazione venosa e linfatica a livello degli arti inferiori, aiutando a prevenire la formazione di gonfiori alle gambe”, riferisce l’esperto.
Andare in bicicletta fa perdere peso?
“Pedalare può aiutare a dimagrire, ma solo se si segue una dieta sana ed equilibrata, che contenga la giusta quantità di proteine, elementi indispensabili per il tessuto muscolare, e ci si idrati, soprattutto durante l’attività fisica”, avverte il dottore.
Ci sono controindicazioni alla bicicletta?
“Andare in bicicletta in generale non presenta controindicazioni, però è un’attività che va affrontata con attenzione se si soffre di insufficienza venosa grave degli arti inferiori”, spiega il dottor Borromeo.
E conclude: “Inoltre, esistono particolari condizioni che sconsigliano la bici: malattie infiammatorie acute e croniche dei genitali e dell’apparato urinario, presenza di emorroidi, di ernia del disco o di lombosciatalgie in fase acuta e malattie dell’apparato cardiocircolatorio, che richiedono una certa prudenza nell’effettuare sforzi fisici”.
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