Un semplice dolore al polso, causato da movimenti quotidiani e spesso automatici: il Morbo di De Quervain colpisce molte persone. Ne parliamo con il dott. Giorgio Pivato, Chirurgo della Mano in Humanitas Medical Care.
Che cos’è e chi colpisce il Morbo di De Quervain?
Il Morbo di De Quervain è una tendinite della mano, una patologia di tipo infiammatorio che spesso degenera fino a diventare cronica. Colpisce in maggioranza donne e ha un’incidenza generale di una persona su mille di età compresa fra i 30 e i 50 anni. La malattia è caratterizzata dall’infiammazione di due tendini che fanno muovere il pollice: l’estensore breve e l’abduttore lungo; l’infiammazione provoca un rigonfiamento di questi due tendini, con conseguente difficoltà di scorrimento a livello del canale dentro il quale passano. Tale infiammazione è più frequente in persone che, soprattutto per motivi lavorativi, eseguono particolari movimenti della mano causando una serie di microtraumi: per esempio musicisti, sportivi, ricamatrici e anche neomamme e nonne. Il continuo movimento di presa tra pollice e indice e la flessione ripetuta del polso causano dolore e gonfiore a livello della base del pollice; in alcuni casi il dolore può irradiarsi a tutto l’avambraccio, sino al gomito.
Come si cura?
È necessario innanzitutto che il paziente affetto da un ricorrente dolore al polso si rechi tempestivamente da uno specialista della mano, il quale, attraverso l’esame clinico, saprà giudicare la gravità e lo stadio di avanzamento della patologia. Il test di Finkelstein è un indicatore immediato della gravità dell’infiammazione: al paziente è richiesto di chiudere la mano in un pugno con il pollice all’interno e successivamente di piegare il polso lateralmente verso il mignolo. La presenza di un dolore forte ma sopportabile evidenzia la possibilità di procedere con una terapia di tipo conservativo. Tale terapia consiste nella somministrazione di farmaci antinfiammatori, trattamenti crioterapici e nell’uso di un tutore specifico, creato su misura per il paziente in materiale termoplastico. L’utilizzo del tutore è particolarmente importante per evitare che il paziente chiuda il pugno e faccia movimenti sbagliati durante il sonno. La terapia conservativa non garantisce una guarigione definitiva, soprattutto in quei pazienti che sono costretti ad una sollecitazione continua delle strutture tendinee interessate.
Esiste una soluzione definitiva?
In caso di fallimento della terapia conservativa o negli stadi più avanzati, il Morbo di De Quervain può essere risolto attraverso un semplice e rapido intervento chirurgico. L’intervento viene svolto in regima ambulatoriale, in anestesia locale e ha una durata di circa cinque minuti: consiste in un piccolo taglio vicino alla base del pollice, attraverso cui è possibile allargare il canale all’interno del quale scorrono i due tendini infiammati, in modo da eliminare lo sfregamento e la successiva infiammazione in maniera definitiva. Per quanto semplice, l’intervento deve essere necessariamente eseguito da uno specialista: infatti la zona del polso interessata da questa patologia è ricca di terminazioni nervose, che devono essere rispettate e salvaguardate, per evitare complicanze anche gravi.
-
12.000.000 Visite
-
1.000.000 pazienti
-
7.300 professionisti
-
190.000 ricoveri
-
12.000 medici