In questo periodo di emergenza di contagio dal coronavirus, più volte gli esperti hanno consigliato e raccomandato per precauzione di non toccarsi viso, quindi naso bocca e in particolare gli occhi, soprattutto se prima non si sono ben lavate e disinfettate le mani. Le raccomandazioni a cui stiamo prestando attenzione nel contrasto al virus.
Come deve comportarsi allora chi indossa quotidianamente le lenti a contatto, per poterle indossare in sicurezza e senza rischi? Il coronavirus potrebbe sopravvivere sulla loro superficie?
Ne parla il professor Paolo Vinciguerra, responsabile del Centro Oculistico di Humanitas e docente di Humanitas University, togliendo dubbi e incertezze.
Vero: primi studi dimostrano persistenza virus su siliconi per 5 giorni
Secondo un recente studio, il Coronavirus resiste sul silicone, di cui di fatto sono composte le lenti a contatto, per 5 giorni. Un tempo molto più lungo, rispetto alle sole 72 ore di sopravvivenza sulla plastica o addirittura di 4 ore sul rame.
La ricerca, pubblicata sul ‘Journal of Hospital Infection’ è stata condivisa e ripresa anche dalla Società Italiana di Oftalmologia si è concentrato sulla persistenza del Coronavirus su alcuni materiali sintetici; uno dei materiali analizzati è proprio il silicone, materiale con cui vengono prodotte la maggior parte delle lenti a contatto.
Il consiglio dell’esperto: preferire gli occhiali da vista
Poiché il contatto tra le mani e gli occhi è inevitabile per indossare le lenti a contatto, secondo il professor Vinciguerra, “chi ha la possibilità di utilizzare gli occhiali, dovrebbe preferirli alle lenti: in questo modo il rischio di contaminazione ed eventuale contagio si ridurrà in maniera considerevole”.
“Se questo non è possibile e le lenti sono, invece, una scelta praticamente obbligata in questo periodo, è meglio evitare quelle multiuso e utilizzare quelle usa e getta, evitando così di doverle sterilizzare o di pulirle in modo sbagliato con prodotti troppo aggressivi”.
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