Infertilità e disfunzione erettile: ecco alcuni tabù ancora oggi molto diffusi tra gli uomini. Parlarne e chiedere consigli rappresenta spesso un problema e provoca imbarazzo, arrivando a trascurarli.
Facciamo chiarezza con il dottor Roberto Vignando, andrologo in Humanitas Medica Care Varese.
“Molto spesso il paziente con problemi andrologici si rivolge all’amico o cerca su internet le risposte al suo problema, afferma lo specialista. Questo comportamento, però, può solo generare confusione ed errori di interpretazione del problema. Rivolgersi all’andrologo, invece, permette di avere una pronta risposta diagnostica sul caso ed intervenire con una terapia adeguata”.
L’ambulatorio di andrologia di Humanitas Medical Care Varese si occupa di tutti i problemi di salute tipicamente maschili. Molto spesso gli uomini, su invito anche di mogli o compagne, si rivolgono alla ginecologa di loro fiducia. E’ fondamentale, invece, che a trattare patologie e disturbi dell’uomo sia proprio lo specialista andrologo.
E’ importante ricordare, aggiunge il medico, che la visita andrologica è consigliata non solo nel momento in cui si avvertono sintomi specifici all’apparato genitale o in caso di disturbi come disfunzione erettile o sospetta infertilità ma, in un’ottica di prevenzione, è indicato un controllo a cadenza annuale a partire dai cinquant’anni.
Infertilità e disfunzione erettile
In Italia soffrono di infertilità circa il 29,3% degli uomini, anche se il 50% non ne è consapevole. Si tratta, quindi, di uno dei principali problemi di coppia. Il 13% degli uomini, pari a circa 3 milioni, risulta invece affetto, almeno in parte, da disfunzione erettile. Un’incidenza che “aumenta con l’età, passando progressivamente dall’ 1,7% nei pazienti di età inferiore ai 50 anni al 48,3% nei pazienti di età maggiore di 70 anni; in alcune categorie di pazienti come i fumatori e i diabetici queste percentuali aumentano ulteriormente”, ha aggiunto Vignando.
Ma quali sono le cause e come è possibile intervenire?
Le principali cause di infertilità e disfunzione erettile
Le cause principali dell’infertilità maschile riguardano un’anomala produzione di spermatozoi in riferimento al numero, qualità del movimento ed alterazioni della forma degli stessi.
Queste alterazioni possono essere dovute a diversi fattori: genetici, infiammatori (come in caso di infezione alle vie genito-urinarie), a traumi, a scorretti stili di vita (fumo, alcol, droghe) o a patologie come il varicocele, malattie trasmissibili sessualmente, obesità e sovrappeso.
Anche chi soffre di un’incapacità ricorrente di ottenere o mantenere un’erezione soddisfacente, vede come una delle cause principali uno “stile di vita errato” (obesità, vita sedentaria, fumo di sigarette), ma anche condizioni metaboliche (diabete, ipecolesterolemia), l’assunzione cronica di diversi medicinali (per esempio i Beta-bloccanti per il controllo dell’ipertensione) o le conseguenze di molti interventi chirurgici”.
La diagnosi
La diagnosi dell’infertilità si esegue attraverso una raccolta di informazioni su patologie preesistenti, abitudini di vita, uso di farmaci riferite al paziente. “La visita specialistica andrologica si effettua valutando l’apparato genitale esterno, il volume e la consistenza testicolare e la valutazione prostatica”, afferma l’andrologo.
Per completare la diagnosi, lo specialista potrebbe suggerire anche una serie accertamenti. I più diffusi sono lo spermiogramma, il principale esame per la valutazione delle caratteristiche funzionali e morfologiche degli spermatozoi, il Test di funzionalità spermatica che permette di identificare eventuali alterazioni del Dna degli spermatozoi o il MAR-Test, per rivelare la presenza di anticorpi antispermatozoi sulla superficie degli spermatozoi.
Tra gli altri esami utili per arrivare ad una diagnosi, anche l’esame batteriologico (Spermiocoltura), l’Ecocolordoppler dei vasi spermatici e l’ecografia prostato-vescicolare.
In caso di disfunzione erettile, oltre alla visita con lo specialisti, è importante anche valutare “rilevanti componenti psicologiche o relazionali che possano richiedere una consulenza specialistica. Successivamente verranno esaminate l’eventuale esistenza di alterazioni genitali, congenite o acquisite, di problemi ormonali, neurologici o di patologie prostatiche”.
I trattamenti
In alcuni casi di infertilità maschile non è possibile individuare la causa dell’infertilità e quindi adoperare una terapia specifica, ma esistono terapie che permettono di migliorare la qualità degli spermatozoi. “I trattamenti, in ogni caso, dipendono dalla causa responsabile dell’infertilità: in funzione della causa possono essere effettuate terapie antibiotiche, ormonali, con integratori specifici e chirurgiche”.
In caso di disfunzione erettile, prima di intervenire con trattamenti farmacologici di inibitori selettivi delle fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5i), si cercano di individuare, possibilmente modificare o rimuovere, tutte le condizioni a rischio per la salute sessuale, siano esse rappresentate da errate abitudini di vita, eccessi alimentari o assunzioni di droghe e medicinali, che comportino effetti collaterali deprimenti la funzione erettile.
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