Salute fisica e salute della mente, non ci può essere una senza l’altra

Quando si dice “stare bene e in salute” si tende a pensare al solo aspetto fisico, non sempre riconoscendo il giusto peso alla salute della mente che, nel mantenimento della qualità della nostra vita, è altrettanto importante.

Ne parliamo con la dottoressa Alessandra Iamundo De Cumis, Psicoanalista di Humanitas Gavazzeni e Humanitas Medical Care di Bergamo.

Dottoressa De Cumis, che cosa si intende per benessere psicofisico?

«Rispondo con quanto affermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: “La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplicemente l’assenza di malattia o infermità”. Dico questo perché nella società contemporanea si tende a privilegiare la cura del corpo a discapito di quella della mente».

Affermando questo, intende che si trascura una parte della persona?

«Sì, si tende a pensare che se il nostro corpo sta bene allora stiamo bene anche noi, ma purtroppo questo assunto non corrisponde alla verità. Mente e corpo devono godere della stessa importanza e attenzione, entrambi danno alla persona segnali della nostra salute, appunto, psicofisica».

Quale interdipendenza c’è tra mente e corpo?

«La mente sta al corpo come il motore sta al telaio di un’autovettura. Come può muoversi, funzionare ed esistere una vettura che sia mancante di uno di questi due elementi? Non è possibile».

Quale legame c’è tra corpo e mente?

«Per anni è stato un luogo comune pensare che si trattasse di due realtà del tutto separate tra loro, ma tra la fine dello scorso secolo e gli inizi di questo si sono intensificati gli studi che rivalutano il forte legame delle emozioni con il nostro organismo. Nello specifico, si è capito sempre più che le emozioni negative possono favorire lo sviluppo di malattie psicosomatiche. Il benessere psicofisico dunque coincide con rapporto di interdipendenza ed equilibrio tra mente e corpo».

Ha accennato alle patologie psicosomatiche. Che cosa sono?

«La psicosomatica è la disciplina scientifica che si colloca a metà strada tra la medicina e la psicologia e indaga la relazione tra mente (mondo emozionale e affettivo) e corpo. Nello specifico la psicosomatica ha lo scopo di rilevare e comprendere gli effetti negativi che la mente/psiche produce sul corpo/soma».

I problemi psicologici sono dunque tanto importanti quanto quelli fisici?

«Se i problemi psicologici non vengono individuati e riconosciuti possono provocare errori di diagnosi, di prognosi e di terapia. Possono cioè essere alla base di disturbi psicosomatici, che vengono suddivisi in due gruppi principali: quelli primari e quelli secondari».

Cosa si intende per disturbi psicosomatici primari e secondari?

«I disturbi primari sono quelli che derivano da una disfunzione biologica o da una malattia già presente che viene aggravata e acutizzata da vissuti psicologici. In quellisecondari, invece,la persona lamenta una patologia fisica ma non vi è alcuna causa biologica all’origine del disturbo, che invece ha un’evidente chiara genesi di natura psicologica. Questo secondo tipo di paziente si sottopone vanamente a visite mediche e strumentali senza ottenere una diagnosi clinica al suo malessere».

Le patologie psicosomatiche sono quindi malattie vere e proprie?

«Certo: i disturbi psicosomatici si possono considerare malattie vere e proprie che comportano danni a livello organico e che sono causate o aggravate da fattori emozionali e possono essere legate a diversi apparati: dal cardiocircolatorio al gastrointestinale, da quello respiratorio a quello urogenitale, dal sistema cutaneo a quello muscolo scheletrico. Non vanno inoltre trascurati i disturbi legati all’alimentazione, come anoressia e bulimia, e quelli pseudo neurologici, come alterazioni dell’equilibrio e parestesie».

In definitiva, che cosa può intaccare il nostro equilibrio psicofisico?

«Lo possono fare le dinamiche psicologiche, emotive, familiari e sociali. Le emozioni e i traumi psichici possono contribuire all’insorgere di condizioni patologiche anche di interesse medico. Consideriamo questo momento storico caratterizzato dalla pandemia che – a causa delle limitazioni, del senso di precarietà, del rischio di perdita del lavoro, senza contare lutti e malattie – ha destrutturato radicalmente abitudini ed equilibri considerati finora indiscussi e insindacabili. Una serie di situazioni che ha rotto in molti di noi quello che era l’equilibrio psicofisico personale. Questa pandemia ha reso noto ed evidente, una volta di più, quanto sia importante prendersi cura della nostra psiche per poter stare bene».

Psicoterapia Psicoanalitica
Dott.ssa Alessandra Iamundo De Cumis

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