Il massaggio terapeutico dei muscoli è una pratica volta a eliminare le contratture e a ripristinare il normale tono muscolare e svolge un’azione lenitiva nei confronti del dolore.
La massoterapia non presenta particolari controindicazioni e può avere effetti positivi anche a lungo termine, soprattutto quando è associata ad altre forme di terapie (fisiche e infiltrative).
Ne abbiamo parlato con il dottor Matteo Martignoni, fisiatra in Humanitas Medical Care Arese e Lainate.
Dottore, in che cosa consiste la massoterapia?
“La massoterapia è una tecnica fisioterapica riabilitativa, che consiste nel trattamento di un segmento corporeo finalizzato a una riduzione della contrattura muscolare e al recupero del normotono della muscolatura a tale livello”, risponde l’esperto.
Su quali tecniche si basa?
“Si tratta di tecniche di terapia manuale basate sul massaggio”, riferisce il fisiatra.
Per quali condizioni e tipologie di persone è utile la massoterapia?
“Non c’è un limite a quello che può essere l’età del paziente. Il massaggio massoterapico è indicato per la cura delle patologie muscolari legate a un aspetto prevalentemente di tipo tensivo, contratturale e/o posturale”, spiega il dottore.
Quali benefici apporta?
“La massoterapia consente il recupero del normotono muscolare, della normale mobilità del segmento e, quindi, la riduzione del dolore”, spiega Martignoni.
Attenuando i dolori e allentando la tensione muscolare, questa pratica determina un effetto generale di rilassamento anche a livello psichico.
I benefici della massoterapia sono immediati e durevoli nel tempo?
“I benefici della massoterapia sono cumulativi, nel senso che nell’arco del percorso riabilitativo, si ha una progressiva riduzione dello stato di tensione e del dolore e, successivamente, nel lungo termine, un recupero della normale funzione e la risoluzione del dolore”, riferisce l’esperto.
E aggiunge: “La posologia è variabile in base al quadro clinico del paziente e viene customizzata nel corso del trattamento stesso.
Alla massoterapia si possono associare altre terapie?
Alla massoterapia si possono associare diverse terapie per il recupero della motilità articolare e del normotono della muscolatura, che possono essere trattamenti di tipo prevalentemente manuale, quindi fisioterapia e manipolazioni, o terapie iniettive-infiltrative, come la mesoterapia dove viene utilizzato un farmaco per ridurre lo stato muscolo-tensivo e il dolore, così come terapie fisiche, per esempio la tecarterapia che, oltre ad avere un effetto decontratturante simile a quello del massaggio, ha anche un effetto antiedemigeno e deflogizzante molto efficace; quindi può essere un coadiuvante alla massoterapia.
Quando è più utile ricorrere alla massoterapia piuttosto che al trattamento chiropratico od osteopatico?
“L’uno non esclude l’altro e, molto spesso, sono molto legati. Nell’ambito della stessa seduta possono coesistere il trattamento fisioterapico e quello massoterapico. Quando è l’aspetto contratturale a prevalere, la massoterapia è più indicata rispetto alla cura osteopatica o chiropratica”, spiega il dottore.
La massoterapia può avere controindicazioni?
“Non ci sono controindicazioni particolari, salvo per esempio in caso di fratture”, in ogni caso, “la raccolta anamnestica ci mette nelle condizioni di evitare questa situazione”, risponde l’esperto.
Dopo il trattamento è possibile avere dolore?
“È molto soggettivo il fatto che al primo massaggio si possa stare peggio. Ciò dipende dalla sensibilità sia del paziente sia del fisioterapista, nel senso che, se il trattamento è troppo invasivo, può provocare una riacutizzazione del dolore, ma ciò non rappresenta una controindicazione”, conclude il dottor Martignoni.
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