Il freddo e una brusca diminuzione della temperatura può scatenare la cervicalgia, un dolore localizzato nella zona cervicale, che a volte si può accompagnare anche a cefalea e capogiri.
Il collo, infatti, è l’area più esposta al getto d’aria condizionata: i suoi muscoli si contraggono e si prova dolore.
Ne abbiamo parlato con la dottoressa Lara Castagnetti, fisiatra e osteopata in Humanitas.
Quali sono le articolazioni più sensibili all’aria condizionata?
“Sicuramente quelle dalla schiena – risponde l’esperta – perché le articolazioni della colonna vertebrale hanno una muscolatura che svolge un ruolo importante per il mantenimento della postura”. Se questi muscoli si contraggono, ne risentono anche le articolazioni.
Bisogna evitare l’aria condizionata se si soffre di artrite o di artrosi?
“In realtà, il dolore causato dal freddo in generale è più di natura muscolare che articolare, ma chi soffre di artrite o di artrosi deve comunque prestare attenzione, poiché il freddo aggrava queste condizioni”, afferma la specialista.
Come prevenire la cervicalgia?
Se non si può evitare l’aria condizionata, bisogna almeno adottare alcuni accorgimenti per prevenire il rischio di dolori alla cervicale. Per esempio, tenendo la temperatura un po’ più alta (se possibile), evitando che il getto d’aria condizionata sia puntato direttamente sul collo, specialmente se quest’ultimo è sudato, avvolgendo il collo con una sciarpa.
Com’è possibile attenuare il dolore causato dall’aria condizionata?
“Per alleviare il dolore si può ricorrere a un antinfiammatorio, o fare esercizi di stretching, massaggi e sedute osteopatiche, ma – avverte la dottoressa Castagnetti – il massaggio deve essere molto dolce nel primo periodo, perché se è ‘violento’ potrebbe infiammare ulteriormente il muscolo contratto”.
E conclude: “Stretching e allungamenti dolci vanno bene, così come il trattamento osteopatico, volto al rilascio dei muscoli e al riequilibrio fasciale”.
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