Il freddo porta con sé problematiche legate alla salute, molte delle quali vedono come oggetto di disturbi allo stomaco. Ne abbiamo parlato con il nostro esperto, il Dottor Nicola Gaffuri, specialista in Chirurgia dell’Apparato Digerente e in Endoscopia digestiva presso l’Istituto Clinico Humanitas.
Le cause che legano i bruciori di stomaco al freddo
La scienza non sa dare ancora una spiegazione certa a questa domanda, ma tra le ipotesi più accreditate senza dubbio ci sono:
- lo stress;
- l’alimentazione;
- reazioni anatomiche naturali che avvengono in presenza del freddo.
Queste tre cause sono le più ricorrenti nei soggetti affetti da bruciore di stomaco o da malattie più gravi come il reflusso gastroesofageo e l’ulcera peptica.
Lo stress
D’estate tendiamo a rilassarci di più, specie durante i periodi delle ferie. Quando però le vacanze volgono al termine, soprattutto per quelli che abitano in città, i problemi intestinali dovuti allo stress si ripresentano. E questo capita spesso con l’arrivo dell’autunno e l’abbassamento delle temperature.
L’alimentazione
Nel caso in cui i sintomi si presentino di rado, la causa dei bruciori è da ricercare nell’alimentazione.
Un ottimo consiglio è di evitare cibi come la menta, il caffè, il cioccolato, i piatti grassi e quelli piccanti in quanto aumentano il rischio di reflusso gastroesofageo. Se tuttavia i disturbi dovessero persistere, è certamente utile affidarsi a uno specialista o, se necessario, sottoporsi a una gastroscopia.
Reazioni anatomiche naturali che avvengono in presenza del freddo
Queste reazioni sono del tutto normali e sono frutto di una “memoria storica” dovuta alle differenze di alimentazione che i nostri antenati avevano tra la stagione calda e quella fredda. Anche se oggi questi problemi non sono più presenti, il nostro corpo continua a mettere in moto reazioni analoghe a quelle usate dai primitivi per sopportare il freddo e poter sopravvivere. Seppur in forma minore, anch’esse sono causa dei bruciori di stomaco invernali.
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