La tendinopatia calcifica della cuffia dei rotatori è una patologia che causa un forte dolore alla spalla, soprattutto di notte.
Gli studi effettuati finora evidenziano che la malattia, le cui cause sono ancora ignote, colpisce in prevalenza la popolazione femminile in età adulta.
Oggi, grazie alla radiologia interventistica, è possibile trattare in maniera efficace questa patologia mediante la procedura di irrigazione eco-guidata.
Al dottor Ezio Lanza, radiologo interventista in Humanitas Medical Care Milano, via Domodossola, abbiamo chiesto chiarimenti sulla malattia e sull’efficacia di questo intervento.
Che cos’è la tendinopatia calcifica della cuffia dei rotatori?
“La tendinopatia calcifica della cuffia dei rotatori si caratterizza per la formazione di calcificazioni sui tendini dei muscoli che si inseriscono sulla testa dell’omero e che fanno parte dell’articolazione della spalla”, spiega il dottore.
Come si manifesta?
La presenza di calcificazioni porta a un dolore intenso alla spalla, che tende ad aumentare nelle ore notturne e che può protrarsi anche per diversi mesi. In alcuni casi, la calcificazione va incontro a rottura spontanea e viene riassorbita, ma in altri il disturbo può diventare cronico e quindi debilitante.
Chi colpisce?
La tendinopatia calcifica della cuffia dei rotatori, le cui cause ancora oggi non sono del tutto chiarite, colpisce in particolare le donne di età compresa tra i 40 e i 50 anni.
Come viene diagnosticata?
La tendinopatia calcifica generalmente viene diagnosticata quando un dolore molto forte alla spalla costringe il paziente a recarsi al pronto soccorso.
“La radiografia evidenzierà la calcificazione dei tessuti molli e, successivamente, l’esecuzione di un’ecografia consentirà di definire il trattamento più appropriato per il paziente”, riferisce il medico.
Come si cura?
Salvo casi particolarmente severi, che richiedono l’intervento chirurgico (artroscopia) con conseguenti tempi lunghi di riabilitazione, la tendinopatia calcifica della cuffia dei rotatori è trattata in maniera efficace con l’irrigazione eco-guidata.
In che cosa consiste l’irrigazione eco-guidata?
“Si tratta di una nuova metodica, un intervento di radiologia interventistica svolto da un ecografista esperto, che consiste nello scioglimento della calcificazione mediante un’iniezione di soluzione fisiologica sotto guida ecografica (o eco-guidata)”, chiarisce il radiologo.
L’intervento si esegue in regime ambulatoriale e prevede il posizionamento di due aghi all’interno della calcificazione per ottenere un circuito di irrigazione: attraverso il primo ago si inietta la soluzione fisiologica (acqua) che scioglie la calcificazione; i detriti vengono poi espulsi dal tendine attraversando il secondo ago.
“L’irrigazione agisce pulendo il tendine e provocando un lieve sanguinamento; i fattori di crescita del sangue favoriscono e aiutano la riparazione tendinea, che avviene in circa un mese”, precisa l’esperto.
Quali sono i vantaggi di questa nuova metodica?
Si tratta di un intervento preciso e indolore, eseguito in anestesia locale, con la guida ecografica da parte di un radiologo esperto, senza ricovero e della durata di circa mezz’ora. Il paziente può tornare a casa in autonomia, anche guidando la propria auto.
“Dopo il trattamento eco-guidato eventuali fastidi residui possono essere trattati con onde d’urto, che invece non andrebbero eseguite prima dell’irrigazione perché potrebbero inficiarne il risultato”, conclude il dottor Lanza.
-
12.000.000 Visite
-
1.000.000 pazienti
-
7.300 professionisti
-
190.000 ricoveri
-
12.000 medici