I vantaggi tratti dal ciclismo sono molteplici. Questo sport infatti influisce beneficamente su colonna vertebrale, anche, ginocchia e caviglie.
Si verifica un rassodamento di polpacci e glutei. I muscoli della colonna vertebrale si tonificano (specialmente a livello lombare), le articolazioni delle anche, delle ginocchia e delle caviglie rimangono attive ed efficienti.
Inoltre, essendo il ciclismo uno sport aerobico, è utile anche per allenare l’apparato cardio-vascolare e aumentare la capacità respiratoria.
È possibile praticare ciclismo anche se si soffre di dolori alla schiena?
Dato che il peso del corpo non grava interamente sulla schiena ma si scarica sulla bicicletta, l’attività è adatta anche a chi soffre di disturbi localizzati a livello della colonna vertebrale, come per esempio lombalgie o sciatalgie.
Andare in bicicletta è uno sport sia per uomini sia per donne?
Il ciclismo si può considerare un’attività unisex, adatta a entrambi i sessi. Anche se per la donna, più predisposta a problemi di tipo circolatorio, questo sport rappresenta un vantaggio in più: migliora la circolazione venosa e linfatica a livello degli arti inferiori, così da prevenire gonfiori alle gambe.
È possibile perdere peso andando in bicicletta?
Praticare regolarmente il ciclismo consente di perdere peso, ma solo se all’attività viene accompagnata una corretta alimentazione, con una giusta quantità di proteine, fondamentali per il tessuto muscolare. È inoltre importante ricordarsi di idratarsi quando si corre in bicicletta.
Esistono casi in cui è sconsigliato andare in bici?
In linea generale, il ciclismo non presenta controindicazioni. Esistono, però, particolari malattie per cui questo sport è fortemente sconsigliato. È il caso di malattie infiammatorie (acute o croniche) dei genitali e dell’apparato urinario, soprattutto durante la fase più intensa della malattia, della presenza di emorroidi, ernia del disco o lombosciatalgie in fase acuta.
In situazioni meno gravi, andare in bicicletta è possibile ma bisogna prestare attenzione a come si pratica questo sport. Per chi soffre di insufficienza venosa grave degli arti inferiori non è consigliabile un ritmo troppo veloce, così come per chi è affetto da malattie dell’apparato circolatorio.
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