Le vene varicose (o varici), ossia le dilatazioni delle vene che, quindi, appaiono molto visibili, palpabili e, a volte, presentano un andamento tortuoso, sono la manifestazione clinica dell’insufficienza venosa degli arti inferiori. Esse sono abbastanza comuni nelle donne, in genere aumentano progressivamente con l’età, ma anche familiarità e stile di vita possono rappresentare un fattore di rischio.
Per questa condizione non esiste una profilassi vera e propria e, quindi, è molto importante la prevenzione che si basa principalmente sulla capacità di individuarne i primi segnali.
Ne abbiamo parlato con la dottoressa Elisa Casabianca, chirurgo vascolare in Humanitas.
Quali sono i fattori che possono aumentare il rischio di vene varicose?
Uno dei fattori di rischio che possono favorire l’insorgenza di vene varicose è il genere: il sesso femminile è più predisposto a questo disturbo. “A questo si aggiunge il fattore anagrafico, ossia le vene varicose compaiono con maggior frequenza in età adulta”, risponde l’esperta. “Inoltre – aggiunge – la familiarità è un elemento che pesa moltissimo; occorre prestare particolare attenzione anche ai sintomi iniziali se in famiglia si sono verificati casi di insufficienza venosa.”
Quali sono i principali sintomi? Che cosa fare?
In presenza di sintomi, quali sensazione di pesantezza alle gambe e vasi sanguigni dilatati visibili, è bene sottoporsi a una visita angiologica e a un controllo EcoColorDoppler.
In quale particolare condizione insorgono le vene varicose?
La gravidanza può rappresentare la cartina di tornasole della patologia. “Spesso le varici fanno la loro comparsa quando la donna è in attesa, sia per le variazioni ormonali a cui va incontro sia per la pressione sulle vene addominali esercitata dall’utero gravido. Ebbene, se una donna predisposta per familiarità supera questa fase senza che siano comparse le vene varicose, allora molto probabilmente potrà dirsi indenne”, spiega la specialista.
Com’è possibile prevenire questo disturbo?
Sia in presenza sia in assenza di familiarità, la prevenzione è la stessa per tutti e si basa principalmente sul corretto stile di vita. “Innanzitutto, occorre evitare il sovrappeso e, soprattutto, l’obesità, perché possono aumentare le probabilità che le vene vadano incontro ai caratteristici rigonfiamenti, il fumo di sigaretta, la sedentarietà e il mantenimento della posizione eretta prolungata”, conclude la dottoressa Casabianca.
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