Ormoni 2

I farmaci a base di ormoni vengono assunti per riprodurre l'effetto degli ormoni naturalmente prodotti dall'organismo e vengono prescritti quando l'organismo non ne produce abbastanza.

A questa categoria appartengono:

  • alcuni farmaci antidiabetici a base di insulina o di glucagone. L'insulina viene utilizzata in caso di diabete per tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue, mentre il glucagone viene in genere somministrato solo in caso di emergenza, quando i livelli ematici di glucosio devono essere aumentati velocemente;
  • i contraccettivi ormonali: essi agiscono solo con ormoni progestinici (ormoni che impediscono l'ovulazione, modificano le caratteristiche della parete dell'utero e ispessiscono il muco cervicale), o con progestinici abbinati ad estrogeni (ormoni che impediscono la produzione degli ovuli);
  • gli estrogeni utilizzati nella terapia ormonale sostitutiva, per ridurre i sintomi della menopausa: essi agiscono facendo fronte al calo degli estrogeni tipico di questa fase della vita della donna;
  • il medrossiprogesterone, ormone utilizzato per trattare disturbi mestruali: il suo meccanismo di azione si basa sulla capacità di far mantenere alla parete dell'utero le caratteristiche assunte durante la gravidanza;
  • gli steroidi, utilizzati per trattare allergie, eczemi, punture di insetto e malattie infiammatorie come l'artrite e l'asma. Essi possono bloccare l'azione di diverse sostanze utilizzate dal sistema immunitario per dare il via al processo infiammatorio, o interferire con il funzionamento dei globuli bianchi;
  • i farmaci per la tiroide, assunti in caso di ipotiroidismo. Tali farmaci agiscono facendo fronte alla carenza di ormoni tiroidei tipica di questa condizione e possono essere utili anche in caso di mixedema associato a ipotiroidismo, di tumore alla tiroide (nel cui caso agiscono impedendo il rilascio di ormoni da parte dei noduli tumorali) e di tireotossicosi, condizione causata da un eccesso di produzione di ormoni da parte della tiroide, che può portare alla comparsa del gozzo.

 

Come si assumono gli ormoni?

Gli ormoni possono essere assunti sotto forma di compresse, iniezioni, spray, cerotti transdermici, anelli vaginali, dispositivi intrauterini o impianti. L'uso deve avvenire sempre sotto stretto controllo medico.

 

Controindicazioni degli ormoni

I possibili effetti collaterali associati all'assunzione di ormoni variano a seconda del principio attivo preso in considerazione.

In generale, l'insulina porta con sé il rischio di:

  • ipoglicemia,
  • alterazione di alcuni parametri del sangue,
  • chetoacidosi diabetica,
  • annebbiamento della vista,
  • edema,
  • gonfiore addominale,
  • lipodistrofia,
  • reazioni allergiche.

L'uso del glucagone è associato al rischio di:

  • iperglicemia,
  • ipopotassemia,
  • nausea,
  • vomito,
  • (rare) reazioni di ipersensibilità.

I contraccettivi ormonali sono associati a:

  • spotting,
  • mastodinia,
  • nausea,
  • gonfiore,
  • aumento di peso,
  • calo del desiderio sessuale.

Quelli di ultima generazione sono però ben tollerati ma considerato l’aumento del rischio di trombosi, gli ormoni potrebbero essere sconsigliati ad alcune donne. Non solo, la loro assunzione è in genere sconsigliata alle fumatrici.

La terapia ormonale sostitutiva è stata associata ad un lieve aumento del rischio di tumore al seno, di iperplasia dell'endometrio e di trombosi. Per quanto riguarda il rischio più discusso, quello di cancro, sembra però che ad essere in pericolo siano le donne che assumono la terapia ormonale sostituiva per più di 5 anni, mentre una terapia a più breve termine non risulterebbe ugualmente rischiosa.

A seconda della forma in cui vengono assunti gli steroidi possono essere associati a:

  • aumento della suscettibilità alle infezioni,
  • aumento di peso,
  • assottigliamento della pelle,
  • acne,
  • rallentamento della guarigione delle ferite,
  • rallentamento della crescita dei bambini,
  • debolezza muscolare,
  • cambiamenti d'umore.

Inoltre, chi assume a lungo steroidi per via orale corre un rischio maggiore di sviluppare:

  • diabete,
  • pressione alta,
  • osteoporosi,
  • glaucoma,
  • cataratta.

Gli steroidi che vengono inalati possono invece provocare la comparsa del mughetto nel cavo orale, mentre le iniezioni nelle articolazioni possono causare dolore e gonfiori. Infine, iniettati in vena gli steroidi possono provocare ulcere nello stomaco o causare tachicardia, insonnia e cambi d'umore. Gli steroidi possono inoltre interagire con altri farmaci o interferire con la loro azione. Fra i medicinali a rischio sono inclusi anticoagulanti, anticonvulsivanti, antidiabetici, antiretrovirali, broncodilatatori, vaccini vivi e FANS.

I farmaci per la tiroide sono in genere ben tollerati. In alcuni casi possono però provocare:

  • dolori al petto,
  • aumento della frequenza cardiaca,
  • sudorazione eccessiva,
  • intolleranza al caldo,
  • nervosismo,
  • cefalea,
  • insonnia,
  • diarrea,
  • vomito,
  • perdita di peso,
  • febbre,
  • irregolarità mestruali.

Inoltre questi ormoni possono interferire con l'effetto di altri farmaci, come quelli per il controllo della glicemia, alcuni anticoagulanti, l'epinefrina assunta in vena, i betabloccanti, la digossina e la teofillina. Infine, l'efficacia degli ormoni per la tiroide può diminuire se vengono assunti insieme al calcio carbonato o ad altre molecole che ne ostacolano l'assorbimento:

  • adrenalina,
  • aminoglutetimide,
  • clorotrianisene,
  • coriogonadotropina alfa,
  • danazolo,
  • darbepoetina alfa,
  • desogestrel,
  • dietilstilbestrolo,
  • dinoprostone,
  • estradiolo,
  • estriolo,
  • estrone,
  • etinilestradiolo,
  • follitropina alfa
  • follitropina beta,
  • glucagone,
  • idrossiprogesterone,
  • insulina,
  • istrelina,
  • lanreotide,
  • levotiroxina,
  • liotironina,
  • lutropina alfa,
  • medrossiprogesterone,
  • megestrolo,
  • menotropina,
  • mestranolo,
  • metiltestosterone,
  • mifepristone,
  • nafarelin,
  • norgestrel,
  • octreotide,
  • ormone paratiroideo,
  • oxandrolone,
  • oximetolone,
  • progesterone,
  • quinestrolo,
  • somatotropina,
  • ulipistral,
  • urofollitropina.

 

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