Come capire quando si va in menopausa?

Si parla di menopausa quando le mestruazioni cessano definitivamente e in modo irreversibile. La maggior parte delle donne si accorge del cambiamento senza la necessità di rivolgersi a un medico, a causa dei numerosi sintomi che possono accompagnare questo periodo di passaggio. In altri casi, è invece lo specialista a consigliare l’esecuzione di esami o procedure diagnostiche, per definire meglio il quadro clinico della paziente.

In entrambi i casi, è fondamentale farsi seguire dal proprio medico, non solo per trattare i sintomi, ma anche per avere informazioni e consigli che consentano di vivere al meglio questa fase così importante.

Ne abbiamo parlato con la dottoressa Barbara Bianchini, ginecologa esperta nei disturbi del ciclo mestruale e amenorree presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Premuda a Milano.  

A che età si va in menopausa?

La menopausa spontanea compare generalmente tra i 48 e i 52 anni. Si parla invece di menopausa iatrogena quando essa è farmacologicamente o chirurgicamente indotta. Se la cessazione dell’attività ovarica avviene prima dei 40 anni, si parla di menopausa precoce

Quali sono i sintomi della menopausa?

Tra i sintomi più frequenti della menopausa, oltre all’assenza del ciclo per 12 mesi, ci sono:

Spesso la menopausa è preceduta da irregolarità del ciclo che compaiono dai tre ai cinque anni prima della menopausa propriamente detta: è il periodo della perimenopausa, che può essere caratterizzato anche da sintomi come:

  • vampate di calore e sudorazione notturna (con conseguente mancanza di sonno)
  • modificazioni del tono dell’umore (come irritabilità, stanchezza, tristezza)
  • cefalea
  • aumento del peso corporeo
  • gonfiore.

Come avviene la diagnosi di menopausa?

Generalmente, la storia clinica della paziente, insieme alla mancanza del ciclo e alla sintomatologia riferita, è sufficiente a confermare la diagnosi di menopausa.

Per avere una diagnosi di menopausa si possono dosare gli ormoni nel sangue, in particolare l’FSH, un ormone prodotto dall’ipofisi che stimola l’ovaio a produrre gli estrogeni (estradiolo). 

Menopausa, l’importanza di andare dal ginecologo

La menopausa non è una malattia, ma una fase di passaggio che per alcune donne è caratterizzata dalla comparsa da una sintomatologia invalidante (come vampate di calore, sudorazioni notturne, disturbi articolari diffusi, alterazione del sonno e dell’umore) per le quali esistono terapie specifiche.

Lo specialista ginecologo valuterà la necessità di prescrivere alla paziente la terapia ormonale sostitutiva (TOS), che rappresenta la principale terapia per la menopausa.

La TOS prevede la somministrazione di estrogeni in genere in associazione a progestinici e consente di ristabilire un equilibrio ormonale, simile a quello pre-menopausale, con una significativa riduzione dei sintomi o il loro annullamento.

La terapia ormonale può essere somministrata per via orale, transdermica o vaginale e la valutazione viene fatta dallo specialista tenendo conto delle esigenze della singola persona e del suo quadro clinico.

In alcuni casi, lo specialista potrebbe anche offrire indicazioni in merito a terapie complementari che potrebbero rivelarsi di aiuto nella gestione dei sintomi.

La paziente verrà seguita per tutto il periodo della menopausa, perché la sintomatologia precoce della menopausa viene sostituita da quella tardiva, rappresentata dal rischio oncologico, cardiovascolare e di osteoporosi, per cui la paziente viene accompagnata fino alla senescenza.

Specialista in Ginecologia e Ostetricia
Dott.ssa Barbara Bianchini
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