A cosa serve la valutazione dietetica?

La valutazione dietetica ha lo scopo di esaminare le abitudini alimentari, la storia clinica e i fabbisogni nutrizionali del paziente, per determinare se è necessario modificare la dieta o pianificare un trattamento personalizzato alimentare per migliorare la sua salute e qualità della vita.

Ce ne parla la dottoressa Silvia Giugliano, ricercatrice e biologa nutrizionista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Arese.

Quando andare dal nutrizionista? 

La visita con il nutrizionista è utile per:

  • Dimagrimento e recupero del peso forma: Piani alimentari personalizzati per perdere peso in modo sano e sostenibile.
  • Protezione della salute: Diete equilibrate che promuovono il benessere generale e prevengono malattie.
  • Prevenzione e gestione di diverse patologie e condizioni come:
  • Diabete e malattie cardiovascolari: regolazione dei livelli di zucchero nel sangue e riduzione del rischio cardiaco.
  • Patologie oncologiche: diete che riducono il rischio di cancro.
  • Reflusso gastrico, cistiti e candidosi: alimentazione che allevia e previene sintomi e infezioni.
  • Ritenzione idrica e gonfiori addominali: riduzione dei disturbi attraverso un piano alimentare adeguato.
  • Celiachia e intolleranze alimentari: diete specifiche per evitare reazioni avverse.
  • Sindrome dell’intestino irritabile (IBS) e disbiosi intestinale: gestione dei sintomi e riequilibrio della flora intestinale.
  • Endometriosi: supportare il trattamento dell’endometriosi con un’alimentazione antinfiammatoria che può alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita.
  • Gravidanza: nutrizione ottimale per la madre e il feto.
  • Controllo dei livelli di colesterolo e pressione arteriosa: diete per mantenere il colesterolo e la pressione sanguigna entro limiti salutari.

Come si svolge la valutazione dietetica?

La visita di valutazione dietetica si articola in diverse fasi, ciascuna pensata per offrire un quadro completo e personalizzato dello stato nutrizionale del paziente:

  • Anamnesi generale fisiologica e patologica: lo specialista raccoglie informazioni dettagliate sulla storia clinica del paziente, includendo familiarità, patologie pregresse e/o presenti, e valuta gli esami ematochimici. Questo passaggio è fondamentale per individuare eventuali condizioni mediche che possono influenzare il piano alimentare.
  • Storia ponderale: viene esaminata l’evoluzione del peso corporeo negli anni, tenendo conto delle diete precedenti e dell’eventuale ricorso a farmaci e/o ricoveri specifici per disturbi alimentari. Questa fase aiuta a comprendere meglio le sfide e i successi passati del paziente in termini di gestione del peso.
  • Rilevazione dati antropometrici: misurazione precisa del peso corporeo, altezza e circonferenze. Questi dati forniscono una base oggettiva per monitorare i progressi e adattare il piano alimentare.
  • Bioimpedenziometria: un esame non invasivo che valuta la composizione corporea e il metabolismo basale. Rileva dati su idratazione, stato nutrizionale, massa magra e grassa e metabolismo basale, fornendo una visione dettagliata della salute corporea complessiva.
  • Anamnesi alimentare: analisi approfondita delle abitudini alimentari del paziente, includendo i cibi consumati abitualmente, la quantità e la frequenza di consumo. Questo aiuta a identificare aree di miglioramento e preferenze alimentari che possono essere integrate nel piano dietetico.

La consulenza nutrizionale può dunque offrire numerosi benefici, tra cui:

  • Personalizzazione: si riceve un piano alimentare unico, costruito attorno alle proprie esigenze specifiche, preferenze e condizioni di salute.
  • Supporto professionale: si ha accesso a esperti che guideranno attraverso ogni fase del percorso nutrizionale, offrendo consigli basati su evidenze scientifiche.
  • Miglioramento della salute: si inizierà una dieta bilanciata che avrà come scopo quello di prevenire e gestire numerose patologie, migliorare i livelli di energia e promuovere il benessere mentale e fisico.
  • Educazione alimentare: si imparerà a fare scelte alimentari consapevoli che possono avere un impatto positivo a lungo termine sulla salute.

Per una valutazione dietetica completa e accurata, si consiglia di portare:

  • Referti delle analisi recenti (esami del sangue effettuati negli ultimi sei-dodici mesi).
  • Referti di visite specialistiche con diagnosi che hanno comportato dietoterapia.

Cosa prevede il piano alimentare?

Dopo la visita, il nutrizionista fornisce un piano nutrizionale dettagliato al paziente, comprensivo delle seguenti informazioni:

  • Prodotti da limitare e da preferire: indicazioni su quali alimenti ridurre o evitare e quali favorire, in base al disturbo o alla patologia riferita dal paziente.
  • Modalità di preparazione e di cottura dei cibi: suggerimenti su come preparare e cucinare gli alimenti in modo salutare, preservandone le proprietà nutrizionali.
  • Consigli alimentari generali: raccomandazioni sul comportamento alimentare e sulla scelta dei cibi, per favorire un approccio più consapevole e bilanciato all’alimentazione.
  • Come leggere le etichette degli alimenti: istruzioni su come interpretare correttamente le informazioni nutrizionali riportate sulle confezioni dei prodotti, per fare scelte più informate.
  • Ricette light e suggerimenti per pranzi fuori casa: proposte di ricette leggere e consigli pratici per mantenere un’alimentazione sana anche quando si mangia fuori casa.

La valutazione dietetica è una prestazione sanitaria che viene indicata da un medico, è importante avere una prescrizione.  

Il primo controllo viene programmato a 4 settimane dal primo incontro per valutare i progressi e apportare delle eventuali modifiche. Questi follow-up servono a:

  • Monitorare l’aderenza al programma 
  • Fornire nuovi stimoli e motivazioni per raggiungere il benessere psico-fisico.
  • Apportare aggiustamenti al piano alimentare in base ai risultati ottenuti e alle esigenze del paziente.
Scienza Dell'Alimentazione
Dottoressa Silvia Giugliano
Visite ed Esami
Visita dietologica

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