La disidrosi, nota anche come eczema disidrosico o pompholix, è una dermatosi cronica recidivante che colpisce solitamente le mani e i piedi. Questo disturbo, caratterizzato dalla comparsa di vescicole o bolle, provoca prurito intenso e compare spesso all’improvviso, causando estremo disagio e potenziali complicazioni in ambito lavorativo.
La dottoressa Chiara Perugini, dermatologa presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano e gli ambulatori Humanitas Medical Care di Assago e Rozzano-Fiordaliso, ci offre una panoramica dettagliata su questa condizione e sui possibili trattamenti.
Cause e fattori di rischio della disidrosi
La disidrosi può colpire persone di tutte le età, ma è più frequente nei giovani. È spesso associata a una predisposizione genetica e ad altre condizioni, come dermatite atopica, asma, sinusite allergica e allergie stagionali.
I principali fattori di rischio includono:
- Esposizione a sostanze irritanti: saponi, creme e allergeni, come metalli (es.cobalto e nichel)
- Assunzione di alcuni farmaci
- Stress
- Cambiamenti di temperatura: soprattutto caldo-umido o bruschi abbassamenti di temperatura
- Esposizione alle radiazioni UV.
Disidrosi a mani e piedi: i sintomi
Il sintomo principale è la comparsa di vescicole e/o bolle principalmente sui palmi delle mani, sulle superfici laterali delle dita e sulla pianta dei piedi. Nei casi più gravi, possono essere coinvolti anche il dorso delle mani e dei piedi e gli arti.
Le vescicole iniziali possono essere piccole e raggruppate ma con il progredire della patologia possono unirsi, formando lesioni più grandi. Le zone colpite possono essere dolenti e/o pruriginose. Dopo circa tre settimane, le vescicole si seccano e la pelle si desquama, lasciando spazio a un nuovo strato.
Nelle persone particolarmente predisposte, la disidrosi tende a ricomparire ciclicamente per mesi o addirittura anni.
Quando andare dal dermatologo per la disidrosi?
Se la disidrosi non si risolve spontaneamente, è consigliabile consultare un dermatologo. Durante la visita, lo specialista raccoglierà informazioni su sintomi e sulla storia del paziente (anamnesi) e valuterà i segni clinici della patologia (esame obiettivo). Se si sospetta che la disidrosi sia provocata da un’allergia, verranno eseguiti anche i test allergologici.
Come si cura la disidrosi?
Il trattamento per la disidrosi viene personalizzato dallo specialista. Le terapie possono includere:
- antistaminici orali
- corticosteroidi topici
- corticosteroidi orali (nei casi più gravi)
- terapia con raggi ultravioletti
- farmaci immunosoppressori.
Oltre ai trattamenti farmacologici, possono essere suggerite anche strategie quotidiane come l’uso di emollienti e idratanti per migliorare l’aspetto della pelle e ridurre le recidive.
Sebbene non sia possibile prevenire completamente la disidrosi, è consigliabile controllare i fattori di rischio, ridurre lo stress e l’esposizione a sostanze irritanti. L’uso di guanti protettivi e detergenti delicati può aiutare a prevenire lo sviluppo della malattia.
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