La salute riproduttiva è un aspetto fondamentale per il benessere femminile. Esami come il pap test, l’HPV test e i tamponi vaginali sono cruciali per diagnosticare e prevenire patologie dell’apparato riproduttivo femminile. La dottoressa Rossella Lauletta, ginecologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Varese, ci spiega a cosa servono e come funzionano.
Pap test: fondamentale per la prevenzione del tumore cervicale
Il pap test è essenziale per la prevenzione del tumore del collo dell’utero. Raccomandato come test di screening primario nella popolazione femminile dai 25 ai 33 anni, viene eseguito ogni tre anni. Questo esame rileva anomalie cellulari causate dal papilloma virus umano (HPV), responsabile del 75-80% dei tumori cervicali.
Pap test: come si fa
- Metodo tradizionale: utilizzando una spatola di Ayre, si raccolgono cellule dalla superficie del collo dell’utero. Un tampone o uno spazzolino (cytobrush) viene poi inserito nel canale cervicale per prelevare ulteriori cellule, che vengono strisciate su un vetrino e fissate per poi inviarle al laboratorio di analisi.
- Metodo in soluzione liquida: le cellule raccolte con una spatola e un cytobrush vengono immerse in una soluzione fissativa contenuta in un flaconcino. Anche in questo caso, le cellule vengono analizzate in laboratorio.
HPV test: rilevazione precoce del Papilloma Virus
L’HPV test è il test di screening primario per le donne dai 34 ai 64 anni, da eseguire ogni 5 anni. Questo esame rileva precocemente la presenza di ceppi ad alto e medio rischio di HPV, permettendo di identificare tempestivamente le donne a rischio di sviluppare cancro cervicale.
Come viene eseguito l’HPV test
Analogamente al pap test, durante l’HPV test viene prelevato un campione di cellule dal collo dell’utero, per analizzare la presenza di ceppi di HPV. La combinazione di pap test e HPV test migliora notevolmente l’efficacia della diagnosi precoce.
Tamponi vaginali ed endocervicali: quando farli
I tamponi vaginali e endocervicali sono indicati in caso di sintomi come bruciore, prurito, perdite vaginali anomale o ematiche, dolore durante o dopo i rapporti, e in presenza di comportamenti a rischio per possibili Malattie Sessualmente Trasmesse (MST).
Questi esami diagnostici rilevano infezioni nella vagina e nella cervice uterina. Utilizzando un bastoncino simile ad un cotton-fioc, si prelevano campioni di cellule e secrezioni dalla vagina e/o dalla cervice uterina per essere analizzati.
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