Che cos’è l’ecografia all’anca?
L’ecografia all’anca è un esame diagnostico di primo livello, utilizzato per visualizzare muscoli, tendini, legamenti, articolazione e i tessuti molli circostanti. Questa tecnica permette di identificare i cambiamenti nella morfologia e struttura delle aree esaminate, nonché la presenza di formazioni spazio-occupanti solide o liquide.
Come funziona l’ecografia all’anca?
Durante l’ecografia, viene utilizzato un trasduttore che, posizionato sulla pelle del paziente, invia impulsi di onde sonore ad alta frequenza verso i tessuti sottostanti. Queste onde sonore si riflettono sulle strutture anatomiche captate nuovamente dal trasduttore. Le variazioni nell’altezza e nella direzione delle onde sonore vengono elaborate da un computer misura e visualizzate come immagini in tempo reale su un monitor.
Quando viene utilizzata l’ecografia all’anca?
L’ecografia dell’anca è particolarmente importante per:
- Screening della displasia dell’anca neonatale
- Diagnosi di patologie infiammatorie
- Patologie degenerative
- Guida per infiltrazioni
- Valutazione di patologie tendinee
- Sindrome del piriforme.
Quando è meglio optare per una radiografia dell’anca?
Una radiografia dell’anca è consigliata come indagine complementare in presenza di sospetti clinici di patologie infiammatorie o articolari, tendinopatie o per valutare la caratterizzazione di lesioni spazio-occupanti solide o fluide.
Come si esegue l’ecografia all’anca?
Durante l’ecografia con il paziente in diverse posizioni: supino, sul fianco e prono.
Il medico applica un gel sulla pelle del paziente per garantire un contatto ottimale tra il trasduttore e la pelle, permettendo una visualizzazione chiara delle strutture anatomiche.
Cosa si sperimenta durante l’ecografia all’anca?
Durante l’ecografia dell’anca, il paziente potrebbe essere invitato a eseguire movimenti muscolari per consentire una valutazione dinamica. L’esame è rapido, indolore e generalmente dura 5 minuti, senza recare alcun fastidio.
Chi interpreta i risultati e come li ottengo?
Dopo aver analizzato le immagini, lo specialista invia un referto firmato al medico che ha richiesto l’esame che condividerà i risultati con il paziente.
Quali sono i benefici dell’ecografia all’anca?
L’ecografia all’anca ha numerosi vantaggi:
- Non invasiva e priva di radiazioni
- Visualizzazione dettagliata dei tessuti molli
- Immagini in tempo reale, ideale per guidare le procedure minimamente invasive come le biopsie con ago e l’aspirazione di fluidi
- Accuratezza simile alla risonanza magnetica per i tendini.
Quali sono i limiti dell’ecografia dell’anca?
Gli ultrasuoni non penetrano nell’osso, quindi l’ecografia è limitata alla valutazione della superficie esterna delle strutture ossee e non può visualizzare ciò che si trova all’interno dell’osso stesso, a meno che non ci sia un’infiltrazione di tessuto patologico nella corticale ossea.