Che cos’è la vertigine parossistica posizionale?
La vertigine parossistica posizionale è una delle cause più comuni di vertigine. Si manifesta con la sensazione di un movimento rotatorio dell’ambiente circostante, simile a quella provata su una giostra, scatenato da specifici movimenti della testa. Questa condizione è causata dallo spostamento di piccoli cristalli (otoliti) da una parte dell’orecchio (utricolo), dove si trovano normalmente, ad un’altra (un canale semicircolare).
Quali sono i sintomi della vertigine parossistica posizionale benigna?
La VPPB si presenta con episodi di vertigine intensa, di breve durata, scatenata dai cambiamenti di posizione della testa, come coricarsi, alzarsi o girare nel letto. La vertigine tende a risolversi spontaneamente se la posizione scatenante viene mantenuta, ma può lasciare una sensazione di instabilità. È importante non confondere questa condizione con l’artrosi cervicale, che, pur causando dolore e rigidità al collo, non provoca la tipica sensazione di vertigine rotatoria.
Quanto dura la vertigine parossistica posizionale?
La durata della VPPB è variabile, ma generalmente si risolve entro 15 giorni. Tuttavia, gli episodi di vertigine possono ripresentarsi fino a quando gli otoliti non vengono rimossi dai canali semicircolari.
Come viene diagnosticata la vertigine parossistica posizionale?
La diagnosi della VPPB si basa su specifiche manovre effettuate dal medico. Esami strumentali sono solitamente richiesti solo se le caratteristiche della vertigine o i risultati delle manovre diagnostiche mostrano atipie.
Come si cura la vertigine parossistica posizionale?
Il trattamento della VPPB consiste in manovre “liberatorie” che aiutano a spostare gli otoliti fuori dai canali semicircolari. Solitamente, una sola manovra è sufficiente per risolvere la condizione, ma se necessario, la procedura può essere ripetuta. Dopo la manovra, è possibile che il paziente avverta un po’ di nausea o instabilità temporanea, che si risolvono entro breve tempo.